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TRADUZIONI DI LATINO: FEDRO, POSTILLA SULLA CONTRASTIVA, TACITO, SENECA, AGOSTINO (in fieri)

FEDRO Lupus et Agnus Ad rivum 1  eundem 2  lupus et agnus venerant 3 , siti compulsi 4 . Superior 5  stabat 6  lupus, longeque 7  infe...

martedì 3 marzo 2015

SINTESI DEL IX CANTO


·        Canto strutturale, portatore con i corrispondenti delle altre due cantiche, di un elemento affine (altri canti strutturali sono i VI, tutti e tre politici):  tema del passaggio (inferno: da incontinenza a malizia; purgatorio: da antipurgatorio a purgatorio; paradiso: primi tre cieli ancora all’ombra terrena)
·        Inoltre i canti IX, XVIII- XIX e XXVII ospitano sogni.
·        Nell’emisfero boreale, dove risiede l’auctor e dove risediamo noi, l’aurora sta sbiancando,  mentre in purgatorio, dove si trova l’agens  sono le otto e tre quarti di sera e questi si addormenta sul prato dove si trovava ancora con Virgilio, Sordello, Corrado Malaspina e Nino Visconti.
·        Tema del sogno divinatorio, che si fa in prossimità dell’alba,  durante il quale a Dante sembra di veder sospesa in aria un’aquila dalle penne d’oro, e di avere l’impressione di  trovarsi  nel medesimo luogo in cui si trovò Ganimede (principe troiano) dopo esser stato rapito per la sua bellezza da Giove; l’aquila quindi discende su di lui e lo rapisce fino alla sfera del fuoco, dove entrambi sembra s’incendino. Il calore sveglia l’agens, accanto a lui è rimasto solo Virgilio, gli altri son scomparsi e il sole è già alto.
·        Sono arrivati in purgatorio,  l’entrata è finalmente visibile. Virgilio racconta cosa sia accaduto mentre  Dante dormiva sul prato (Lucia).
·         Il poeta avverte il lettore che una volta di più la materia s’innalza e la forma di conseguenza: il momento è solenne e le allegorie numerose.
·        Ttre scalini di diverso colore,  un silenzioso portinaio, luce dal volto che lo rende impossibile da guardare a Dante,  spada in mano.
·        Domande del  portinaio li interpella: tono  quasi minaccioso, quando aggiunge che potrebbero essere danneggiati dalla loro venuta.
·        Virgilio risponde subito evocando la donna del cielo che ha appena indicato loro la porta. Il portinaio allora li esorta a procedere.
·        Su indicazione di Virgilio Dante si prostra ai piedi dell’angelo e si batte il petto in segno di contrizione per tre volte. L’angelo gli incide sulla fronte sette P e lo esorta a sanare queste piaghe durante il passaggio in purgatorio.
·         Dante nota il suo abbigliamento: abito color della cenere, sotto al quale due chiavi, una d’oro e l’altra d’argento.
·         Dopo l’apertura dell’uscio fa un’ultima raccomandazione: che non si guardino alle spalle una volta entrati.
·        Suono all’apertura della porta:  l’inno ambrosiano in ringraziamento e lode di Dio intitolato Te Deum laudamus.


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