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TRADUZIONI DI LATINO: FEDRO, POSTILLA SULLA CONTRASTIVA, TACITO, SENECA, AGOSTINO (in fieri)

FEDRO Lupus et Agnus Ad rivum 1  eundem 2  lupus et agnus venerant 3 , siti compulsi 4 . Superior 5  stabat 6  lupus, longeque 7  infe...

domenica 19 aprile 2015

SINTESI INTRODUZIONE AL ROMANTICISMO, QUESTIONARIO E PAGINE DAL LIBRO DI TESTO

SINTESI INTRODUZIONE AL ROMANTICISMO
·        Anima liberal-borghese della rivoluzione francese e Dichiarazione dei diritti dell’Uomo e del Cittadino del 1789 che   sancisce l’abolizione del regime feudale, la libertà personale e l’uguaglianza di tutti di fronte alla legge, dichiara la proprietà diritto inviolabile e sacro (ma la  Costituzione del 1791 discrimina il diritto di voto sulla base del censo e, con la Costituzione dell’anno III, 1795, frutto della reazione di Termidoro al Terrore giacobino, viene ancora una volta stabilito il principio del censo nelle elezioni, ribadito il diritto di proprietà senza restrizioni, riaffermata la piena libertà di iniziativa degli operatori economici).
·        Il  Codice civile napoleonico (1804) è responsabile della diffusione in Europa (nei territori, ivi compresa l’Italia,  toccati dall’invasione) dell’assetto statale liberal-borghese.
·        La Rivoluzione comprese comunque anche fasi che andavano in direzione propriamente democratica e non liberale. Il mito giacobino, sostengono alcuni storici fra cui Eric Hobsbawm, si impose con potenza superiore persino a quello napoleonico (sopravvivendo alla morte dell’imperatore) in quanto sogno di libertà, eguaglianza e fraternità, rivendicate da un popolo che si sentiva “signore di sé”.
·        Un episodio della rivoluzione francese fu anche  la radicale “congiura degli Uguali” di Gracco Babeuf organizzata nel 1796: fu  repressa nel sangue dal Direttorio ma si espresse  in un Manifesto, le Manifeste des plébéiens (Tribun du peuple), in cui veniva teorizzata l’abolizione della proprietà privata come premessa indispensabile dell’effettiva eguaglianza fra cittadini.
·        Quanto a Napoleone, l’Imperatore fondò il suo potere su un colpo di Stato (18 brumaio 1798) con cui negò e affermò al contempo la rivoluzione: da una parte realizzò un accentramento assolutistico che era stato l’obiettivo dei sovrani dell’ancien régime, dall’altra edificò lo stato borghese che rispondeva alle aspettative e agli interessi della classe protagonista vittoriosa della rivoluzione francese.
·        La sistemazione dell’Italia venne  effettuata durante il congresso di Vienna, sulla carta e con un proposito di semplificazione rispetto all’assetto precedente.
·        Per quanto riguarda i discorsi letterari, storicamente  è utile soprattutto riconoscere le correnti di pensiero risorgimentali. Da esigenze in senso lato “liberali” scaturirono  i primi moti risorgimentali (quelli del ’20 -’21 in Sicilia, a Napoli, in Piemonte) caratterizzati dalla comune richiesta di una costituzione ma regionalmente circoscritti e privi di collegamento. Dagli anni Trenta invece gli orizzonti si allargarono: Mazzini (Giovine Italia, 1831) aveva come obiettivi congiunti l’unificazione territoriale e l’assetto repubblicano, usando come strategia la collaborazione fra i ceti (operai e masse contadine, borghesia aristocrazia), ispirati, in una volontà concorde, da un Dio immanente che si rivela nel popolo (è, questa, la componente religiosa del romanticismo, molto accentuata in Italia visto che anche il nostro più grande romanziere romantico, Manzoni ovviamente, era un credente). Moderate erano invece le posizioni di Gioberti e di D’Azeglio, che prospettavano l’uno l’unificazione dell’Italia in una confederazione di stati presieduta dal papa, l’altro un’unificazione dall’alto col beneplacito di Carlo Alberto di Savoia.
·         I due schieramenti di fondo, a loro volta diversificati al loro interno, del periodo risorgimentale, furono dunque quello moderato (monarchico, nella versione d’azegliana), quello mazziniano (democratico e repubblicano), e, per concludere, quello liberal-radicale espresso da Carlo Cattaneo
·        Impossibile definire in modo univoco il Romanticismo. Basilarmente si può tentare però una semplificazione. Al classico, con l’annessa codificazione di generi (o l’indicazione di regole quali quelle relative a unità di luogo, tempo e azione teatrali) venne opposta l’esaltazione della spontaneità;  passione amorosa,  malinconia,  irrequietezza interiore, mistero,  gusto dell’introspezione, pittoresco e sehnsucht furono sentimenti e concetti che, uniti o separatamente, alimentarono sensibilità, poetica, narrativa del romanticismo che, inoltre,  affondò le sue radici non più nella mitologia greco-latina, ma nelle mitologie nazionali, nella storia, nel folclore locale.
·        Il romanticismo si diffuse con una tempistica differente nelle varie nazioni europee: prima in Germania e in Inghilterra, quindi in Francia e infine, con una certa resistenza, in Italia. Un manifesto del Romanticismo,  furono  sicuramente I dolori del giovane Werther di Goethe.
QUESTIONARIO ROMANTICISMO I  e II PARTE
1)    Quali sono le ragioni che legittimano una trattazione unitaria del periodo che si estende tra l’ultimo  ventennio del Settecento alla fine dell’Ottocento circa? Entra nei dettagli delle medesime.
2)    Con quali provvedimenti si esprime la posizione  liberal-borghese dalla rivoluzione francese all’epoca napoleonica?
3)    Fornisci definizione e esempi di pittoresco.
4)    Fornisci definizione e esempi di sensucht.
5)    Sturm und Drang: dalla definizione alle caratteristiche salienti del movimento.
SUL LIBRO DI TESTO
pp. 12-20; 188-223; 230-236
1) Definisci il "bello ideale" così come lo concepisce Winckelmann e spiega come in esso possa trovare luogo l'espressione della passione. 
2) Come "barocco" anche romantico è termine negativamente connotato: spiegane etimo e origini.
3) Cosa si intende con "tematiche negative" in riferimento ai denominatori comuni del movimento romantico?
4) L'artista incompreso e ribelle: tratteggialo e forniscine esempi letterari. 
5) Romanticismo come espressione di irrazionalismo: sogno, follia, sentimentalismo estremo. 

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