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TRADUZIONI DI LATINO: FEDRO, POSTILLA SULLA CONTRASTIVA, TACITO, SENECA, AGOSTINO (in fieri)

FEDRO Lupus et Agnus Ad rivum 1  eundem 2  lupus et agnus venerant 3 , siti compulsi 4 . Superior 5  stabat 6  lupus, longeque 7  infe...

mercoledì 5 dicembre 2012

Analisi del testo con commento personale sulla fedeltà di Carola


Analisi del testo: Odisseo e Penelope
L’ultimo episodio del poema epico L’Odissea  esordisce con l’immagine di Odisseo che, dopo essere uscito dalla vasca, rivolge alla moglie Penelope parole di rimprovero per la sua durezza. Irritato, chiede poi all’ancella Euriclea di preparargli un letto dove dormire da solo. Penelope, diffidente,  approfitta di tale richiesta per ottenere una decisiva conferma circa l’identità di Odisseo: ordina ad Euriclea di portare fuori il letto dalla stanza. All’udire tali parole, l’eroe s’indigna profondamente ed intraprende una dettagliata descrizione del giaciglio costruito da lui, sottolineando il fatto che nessuno avrebbe potuto spostarlo perché intagliato in un tronco d’ulivo. Il sincero sdegno di Odisseo è la prova più chiara per  Penelope, che corre tra le braccia del suo sposo senza forze, commossa e definitivamente convinta.                                                                                                                                                     I fatti raccontati in quest’episodio sono descritti in terza persona da un narratore onnisciente, ossia l’autore del poema. La tecnica di scrittura,  in analogia con il resto del poema,  è caratterizzata da ripetitivi epiteti ed aggettivi attribuiti ai personaggi del racconto. L’autore utilizza, come specifico dei testi poetici, la suddivisione in versi, e vivacizza il racconto con alcuni elementi espressivi e sintattici. Si possono osservare alcune figure retoriche , che rendono più incisivo il messaggio trasmesso. La similitudine più eclatante  si riscontra nei versi finali del passo analizzato. Essa paragona la gioia di Penelope, che stringe fra le braccia lo sposo dopo vent’anni,  al  sollievo dei naufraghi  che toccano terra dopo una tremenda tempesta. Nella similitudine c’è anche un sottile ed allusivo slittamento dei ruoli: vengono enfatizzate non le innumerevoli fatiche patite da Odisseo , alla disperata ricerca della via di casa, ma si pone l’attenzione sulle angosciose sofferenze provate dalla sposa nel sopportare una così penosa lontananza.  Un analogo slittamento si avverte considerando il comportamento di Penelope.  In esso, determinandolo, prevale la volontà razionale di ottenere un segno inequivocabile dell’identità di Odisseo, di raggiungere  la certezza assoluta  che la donna conquista vincendo in astuzia il marito stesso. L’attenzione si concentra quindi  nuovamente sulla donna, che assume le caratteristiche intrinseche del personaggio di Odisseo,  intelligenza e astuzia,  e l’affinità tra i due sposi risulta palese. Fino all’ultimo momento  le aspettative create dall’autore non vengono soddisfatte, ma si palesano sempre ulteriori ostacoli da affrontare e da risolvere.                                                     L’inganno escogitato da Penelope ha fatto scaturire  nel marito una reazione d'ira causata dal timore che qualcuno abbia potuto sradicare il suo letto, il che costituirebbe  un   rischio di infedeltà da parte della sposa, che farebbe sprofondare  Odisseo nella vergogna.  Tale dubbio evidenzia quali siano le concezioni dell’epoca riguardo al concetto di fedeltà. Il rispetto delle promesse e delle scelte compiute  è sempre stato integrato alle tradizioni  ed alla cultura di ogni popolo, ma anche all’autocoscienza delle persone.  Il poema lascia trapelare un’immagine assai moderna di fedeltà, non solo legata a vincoli coniugali, ma sorretta soprattutto da vincoli sentimentali. Odisseo, seppur si sia unito nel letto con la maga Circe e abbia alloggiato a lungo presso la dea Calipso, non tradisce mai la sposa perché le rimane sempre fedele col pensiero e con il cuore. Questo importantissimo elemento è andato un po’ disperdendosi nel corso della storia, ma oggi, dopo aver affrontato una rivoluzione delle idee e delle modalità di pensiero, si ritorna ad un concetto di fedeltà che riprende alcuni aspetti di quello omerico. Ci si allontana dai vincoli e dalle tradizioni. La fedeltà oggi è sempre più raramente parte integrante dellimpegno assunto con laltro: di certo le unioni si sciolgono in tempi molto brevi, per motivi svariati, tra i quali dominano l'immaturità, la leggerezza e la scarsa convinzione. Piuttosto essa trae alimento dal  sentimento che fondamentalmente lega due persone, ossia l'amore, perché, scomparso quello, non si può neanche parlare d’infedeltà, nel senso comune del termine, ma  di disonestà o  di assenza di rispetto dell’altro.



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