Cari ragazzi,
ecco la programmazione del teatro Astra: iniziate a dare un'occhiata, se ci sia qualche spettacolo che attrae il vostro interesse, anche semplicemente a partire dalla presentazione qui proposta, così poi ne parliamo in classe.
Buona giornata!
C.B.
da martedì
1 a domenica 20 OTTOBRE 2013, FOYER - TEATRO ASTRA
LA VOCE
DELLE COSE / FONDAZIONE TPE
MACCHINA PER IL TEATRO INCOSCIENTE /
TEMPI MODERNI
di
Luì Angelini e Paola Serafini
FONDAZIONE
TEATRO PIEMONTE EUROPA, LA VOCE DELLE COSE
Cucchiai di legno, bulloni,
viti, metri da falegname, mollette e pinze prendono nuova vita e diventano i
veri protagonisti di fiabe e classici della letteratura: sono le Macchine per il teatro
incosciente,
installazioni tra arte, gioco e teatro, create a partire da valigie trasformate
in teatrini di oggetti. Il risultato è originale, curioso e divertente:
chiunque, anche un bambino, può riuscire in questo teatro self-service a
raccontare le storie senza tempo che le macchine suggeriscono, alternandosi tra
vari personaggi e nei diversi ruoli a riscoprire favole, commedie e romanzi.
Due giocatori per ogni valigia, un animatore e uno spettatore, per alcuni
minuti collaborano alla creazione di questa sorprendente trasformazione di cose
quotidiane, per un intrattenimento rapido e brillante.
venerdì 18
e sabato 19 OTTOBRE 2013, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
EMANUELA
GIORDANO / TEATRO SAN CARLO / TEATRO FRANCO PARENTI / FONDAZIONE TPE
DIECI STORIE PROPRIO COSÌ /
SPAZI SONORI
in memoria di Giovanni Falcone e Paolo
Borsellino
nel ventennale delle stragi di Capaci e via
D'Amelio
regia
e drammaturgia Emanuela Giordano
musiche originali
Antonio Di Pofi
aiuto
regia Eugenia Scotti
con
Dario D’Aloia, Vincenzo d’Amato, Tania Garribba, Marco Palvetti, Salvatore
Presutto, Diego Valentino Venditti, Elias Zoccoli
musiche
in scena Allievi del Conservatorio G. Verdi di Milano
TEATRO
SAN CARLO
in
collaborazione con FONDAZIONE TEATRO PIEMONTE EUROPA, TEATRO FRANCO PARENTI,
CONSERVATORIO G. VERDI DI MILANO
È una quasi opera contemporanea, un
esperimento in musica con musicisti dal vivo, sulla scena, che si avventura
all’interno del dibattito sulla legalità, cercando di restituire un senso a
questa parola così difficile, complicata, “abusata”, elusa, ogni giorno. Che
cos’è la legalità? Che senso ha la legalità? Cosa ci serve per vivere nella
legalità? Senza legalità dove finisce la nostra dignità? Ci è rimasta la
volontà o la necessità di indignarci? E tutto quello che ci indigna a parole
condiziona il nostro agire nei fatti? Emergono storie in primo piano. Sono
storie che hanno come tratto comune l’appartenenza ad un territorio. Storie in
cui il disagio e la disperazione hanno prodotto reazione, impegno civile,
passione, coraggio, un’eredità irrinunciabile per il nostro futuro.
da venerdì
25 a domenica 27 OTTOBRE 2013, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
O ULTIMO
MOMENTO
CE QUI RESTE / TEATRO EUROPEO
direzione artistica João
Paulo P. Dos Santos / di e con Guillaume Amaro, João Paulo P. Dos Santos
regia Olivier Antoine / musiche
e suono Marek Hunhap / luci Nicolas Le Clézio, Alrik Reynaud
direzione generale Alrik
Reynaud / costumi Fanny Mandonnet
coproduzione
CIRQUE THÉÂTRE D'ELBEUF - CENTRE DES ARTS DU CIRQUE DE HAUTE NORMANDIE /
L'HIPPODROME - SCÈNE NATIONALE DE DOUAI / CULTURGEST - LISBONNE / L'ÉQUINOXE -
SCÈNE NATIONALE DE CHÂTEAUROUX /LA VERRERIE - POLE NATIONAL DES ARTS DU CIRQUE
EN RÉGION LANGUEDOCROUSSILLON / TEATRO MUNICIPAL DO GUARDA / FESTIVAL TEATRO A
CORTE, FONDAZIONE TEATRO PIEMONTE EUROPA
in
collaborazione con Ministère de la Culture et de la Communication con il
sostegno di Direction Générale de la Création Artistique e l’aiuto di Direction
Régionale des Affaires Culturelles en Ile de France
con
il sostegno di O Espaço do Tempo - Montemor-O-Novo / L'Acert - Tondela / Le
Réseau des Équipements Culturels (QREN) / Le Bateau feu - Scène Nationale de
Dunkerque / La Cascade - Maison des arts du Cirque et du Clown,
Bourg-Saint-Andéol / Scènes et Cinés ouest Provence / Théâtre de la Colonne -
Miramas / Académie Fratellini - Saint-Denis / Circadour - Ju-Bellock
Come in una comica di Charlie Chaplin o di Buster Keaton, due
uomini si rincorrono freneticamente, si nascondono in un'inconsueta abitazione
dalla quale sbucano all'improvviso dei cassetti che, come gradini, li
costringono alle più impensabili acrobazie fino al momento in cui spiccano il
volo e finiscono a sfidare la gravità su dei pali, e lì la poesia si fa corpo e
regala un momento di raffinata e spettacolare azione scenica. Ispirato al
racconto di Oliver Sacks Il marinaio
perduto, Ce qui reste svela
l'incontro di un uomo con il suo doppio raccontandolo come un gioco a
nascondino tra sé e l'altro, fino a quando il "doppio" non riesce più
a nascondersi e viene allo scoperto.
da mercoledì
30 OTTOBRE a sabato 2 NOVEMBRE 2013, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
DI MAURO /
DIANA / G.U.P. ALCARO / BRACCHINO / VISCOVO / BRIZZOLARA
FEROCEMADREGUERRA
/ TEMPI MODERNI
del selvaggio dolore di essere uomini
uno spettacolo di G.U.P.
Alcaro, Francesca Bracchino, Francesca Brizzolara, Lucio Diana, Michele Di
Mauro, Carlotta Viscovo
FMG in collaborazione
con FESTIVAL DELLE COLLINE TORINESI, MORENICA – CANTIERE CANAVESANO, CAP 10100
un ringraziamento a S.O.S.tenitori
Eppela, Maura Martano, LaVoratorio EPIDOW(a)ER
Uno
spettacolo sui conflitti. Sulle piccole e grandi guerre che l’individuo, oggi,
dev’essere preparato a combattere, come motori irrinunciabili dei rapporti
umani. Una direzione di guerra. Uno sguardo bellicoso sulle cose. Una voglia di
ferocia e dolcezza, alleate senza illusione. Un desiderio di dire per
conquistare e di stare per condividere. Di vincere per convincere. Uno
spettacolo sulla ferocia del vivere. Sull’arte come antidoto e polvere da
sparo. Una ricognizione emotiva per cercare nuove alleanze, per formare,
insieme al pubblico, un esercito che combatta in nome delle passioni e
dell’oblio, un affermare un carisma collettivo. Un monologo per quattro attori,
che a seconda dei luoghi, dei tempi e delle condizioni, prenderà forme diverse.
da
mercoledì 6 a venerdì 8 NOVEMBRE 2013, SALA PROVE – TEATRO ASTRA
ROBERT
TALARCZYK
CHEWINGUM
REVOLUTION / TEATRO EUROPEO
regia Robert
Talarczyk
con
Beata Dudek, Davide Capostagno
elaborazione
drammaturgica e adattamento Irena Switalska
grafica
e fumetto Hannes Pasqualini
testo
liberamente tratto da Rewolucja balonowa di Julia
Holewinska
FONDAZIONE
TEATRO PIEMONTE EUROPA, TEATR POLSKI - BIELSKO-BIAŁA, TEATR ŚLĄSKI
- KATOWICE
con
il patrocinio AMBASCIATA POLACCA DI ROMA con il sostegno di ISTITUTO
POLACCO DI ROMA
in
collaborazione con CONSOLATO POLACCO DI TORINO, COMUNITÀ POLACCA DI TORINO
Chewingum revolution, tratto dal testo Rewolucja balonowa di Julia Holewinska, è un
divertente Good Bye, Lenin! in salsa polacca. Le esperienze
e gli impulsi della generazione testimone degli ultimi colpi di coda del
comunismo in Polonia e l’inesorabile avanzata di un mondo nuovo con le sue
tentazioni, vengono raccontate dalla protagonista con una accorta alternanza di
ironia, disincanto, leggerezza e lucidità poetica. Wiktoria parla delle
difficoltà della vita quotidiana, delle code ai negozi sempre vuoti, delle
speranze e delle paure in un confronto dialettico con un padre e una madre in
bilico tra perplessità ed entusiasmo, un fratello in competizione, un laconico
fidanzato italiano, parenti emigrati all’estero e altri buffi esempi di umanità
varia legati al periodo del regime.
da giovedì
7 a sabato 9 NOVEMBRE 2013, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
SHAKESPEARE
/ TEATRO DELLA TOSSE
SOGNO
DI UNA NOTTE D’ESTATE / CLASSICI
da William Shakespeare
di Emanuele Conte e Elisa D'Andrea / regia Emanuele
Conte
/ assistente alla regia Yuri D’Agostino
scene Emanuele Conte e Luigi Ferrando / costumi
Bruno Cereseto / luci Tiziano Scali
/ canzoni Viviana Strambelli
con Enrico Campanati, Linda Caridi, Bruno Cereseto,
Sara Cianfriglia, Yuri D'agostino, Pietro Fabbri, Giulia Galiani, Mauro
Lamantia, Marco Lubrano, Gianmaria Martini, Dario Sansalone, Viviana Strambelli
TEATRO DELLA TOSSE
Una scena onirica, cupa, fatta di terra, sovrastata
da una ragnatela in cui i nostri personaggi sono rimasti incastrati. Un incubo
ambientato in un bosco magico, in cui le pulsioni adolescenziali fanno da
protagoniste.
Il testo di Shakespeare è stato riscritto da Emanuele Conte e
Elisa D’Andrea, i quali pur mantenendo inalterata trama e personaggi, hanno
ridisegnato le atmosfere puntando decisamente su una personale e originale
lettura. In questa versione del Sogno
è il tema della sessualità che viene messo in evidenza, esaminando le pulsioni
tipiche della gioventù che comprendono sia la sfera fisica sia quella
sentimentale. Le vicende dei giovani amanti nel corso della rappresentazione si
aggrovigliano in una matassa difficile da districare, che alimenta la tensione
erotica tra Lisandro, Elena, Ermia e Demetrio. La storia si svolge tra le ombre
del bosco e la luce della reggia di Teseo. Nel bosco tutto è concesso e i
ragazzi, ma anche i sovrani delle fate, possono dare libero sfogo alle loro
pulsioni attraverso i turbamenti e le confusioni tipiche della gioventù. La
luce della reggia di Teseo rappresenta invece il simbolico accesso alla
maturità che rende più miti questi impulsi. Nel finale i giovani amanti, che assistono
alla rappresentazione messa in scena dagli artigiani, hanno un atteggiamento di
divertito distacco da quelle vicende che in fondo raccontano loro stessi.
da mercoledì
13 a domenica 17 NOVEMBRE 2013, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
FLAVIA
MASTRELLA / ANTONIO REZZA / FONDAZIONE TPE
FRATTO
_ X / TEMPI MODERNI
di Flavia Mastrella,
Antonio Rezza
con Antonio Rezza
e con Ivan Bellavista
e con la partecipazione
di Timoty Granger / (mai) scritto da Antonio Rezza
habitat di Flavia
Mastrella / assistente alla creazione Massimo Camilli
disegno luci Mattia Vigo
/ organizzazione generale Stefania Saltarelli
REZZAMASTRELLA, FONDAZIONE
TEATRO PIEMONTE EUROPA, TSI - LA FABBRICA DELL’ATTORE - TEATRO VASCELLO
Scrivono
i due artisti: “Si può parlare con qualcuno che ti dà la voce? Si può
rispondere con la stessa voce di chi fa la domanda? Due persone discorrono
sull’esistenza. Una delle due, quando l’altra parla, ha tempo per pensare:
sospetta il tranello ma non ne ha la certezza. L’Habitat Fratto _ X è
una distesa di carne calda che genera figure antropomorfe. L’uomo porta sempre
con sé il colore del tempo visibilmente trionfante sulla pelle. Il cervello è
l’orpello che impedisce vigorosamente l’omologazione; la X, con destrezza nel
tratto, sottolinea la centralità di esseri completamente inutili”.
da martedì
19 NOVEMBRE a domenica 1 DICEMBRE 2013, SALA PROVE – TEATRO ASTRA
GEORG BÜCHNER / EMILIANO
BRONZINO / FONDAZIONE TPE
WOYZECK
/ CLASSICI
di
Georg Büchner
con
Lorenzo Gleijeses, Maria Alberta Navello e cast in via di definizione
scene
di Francesco Fassone
regia
di Emiliano Bronzino
assistente
alla regia Maria José Revert
FONDAZIONE
TEATRO PIEMONTE EUROPA
Woyzeck,
dramma incompiuto per la morte dell’autore a soli ventiquattro anni, ci mostra un mondo chiuso,
claustrofobico, da cui non esiste nessuna possibilità di fuga: una realtà che
riesce a distruggere ogni umanità e sentimento nell'anima del
protagonista. Siamo di fronte a una drammaturgia aperta, frammentata che si
presenta come un labirinto da cui è impossibile uscire e in cui s’intrecciano
poesia, psicologia, critica sociale: un'analisi spietata di come la
violenza reiterata e continua possa spingere un uomo “giusto” a compiere il
peggiore dei crimini. Eppure Woyzeck è, nonostante tutto, un atto
grandissimo di amore verso l’umanità, un amore che nasce dalla nostra capacità
di comprendere e commuoverci anche dell’orrore più profondo.
giovedì 21
e venerdì 22 NOVEMBRE 2013, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
EKO DANCE PROJECT / AGORA COACHING PROJECT
OPENING
/ PALCOSCENICO DANZA
coreografie
di Pompea Santoro, Paolo Mohovich
È
l’appuntamento autunnale che precede la rassegna Palcoscenico Danza.
Quest’anno
l’Opening vede in scena giovani e
talentuosi danzatori di due formazioni molto interessanti con coreografie di
giovani coreografi insieme a quelle di nomi internazionali. Così vedremo in
scena il torinese Eko Dance Project diretto dalla famosa danzatrice del Cullberg
Ballet Pompea Santoro che presenterà alcuni pezzi storici come il duetto Adamo ed Eva di Birgit Cullberg, e
alcuni estratti estratti dai balletti di Mats Ek Carmen e Fluke. Insieme a
queste coreografie, Paolo Mohovich creerà per la stessa formazione un nuovo frammento,
su musiche di Arvo Part, e precisamente sul brano creato dal noto compositore
in memoria di Benjamin Britten, di cui si celebrano i 100 anni dalla nascita.
Affiancata alla Eko Dance Project ci sarà Agora Coaching Project, con una nuova
creazione di Pedro Lozano Gomez, giovane coreografo spagnolo nato in seno al
Balletto Reale delle Fiandre. Una serata di grande danza eseguita dai giovani
danzatori di domani.
da venerdì
29 NOVEMBRE a domenica 1 DICEMBRE 2013, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
ANNA
BONAIUTO
LE
PAROLE DI RITA / TEMPI MODERNI
racconto
teatrale per voce, immagini e suoni dalla vita e dalle lettere di Rita Levi
Montalcini
con
Anna Bonaiuto / testo di Andrea Grignolio e Valeria Patera / progetto video Valeria
Spera Disegno / luci Trui Malten
TIMOS
TEATRO-EVENTI
Capita
spesso che personaggi di chiara fama si consegnino alla nostra memoria e
immaginazione con l’aura austera dell’età avanzata, quasi che giovani non
fossero mai stati. Questo vale di certo anche per Rita Levi Montalcini che,
dopo essere stata insignita del Premio Nobel per la medicina, è diventata un’icona
internazionale dallo stile inconfondibile. Ma che indefesso impegno e rigore
non necessariamente confliggano con allegria, umorismo e prontezza di spirito,
ce lo conferma la lettura del suo epistolario e della sua biografia: c’è, in
quella storia personale una trascinante vitalità, palpitante umanità ed
energica giovinezza. Di qui il desiderio di ricostruire per il pubblico un
incontro con questa figura straordinaria. Confermando un suo riconoscibile stile,
la scrittura registica di Valeria Patera propone un inconsueto intreccio tra
parole, immagini e suoni che tratteggiano un inatteso ritratto della grande
scienziata.
da giovedì
5 a sabato 7 DICEMBRE 2013, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
LUIGI
PIRANDELLO / GIANCARLO e FULVIO CAUTERUCCIO
UNO, NESSUNO E CENTOMILA /
CLASSICI
di
Luigi Pirandello
adattamento
teatrale di Giuseppe Manfridi / con Fulvio Cauteruccio, Monica Bauco, Laura
Bandelloni / regia Giancarlo Cauteruccio
TEATRO
STUDIO KRYPTON
Con
Uno, nessuno e centomila, spettacolo
che ha trionfato al Teatro della Pergola di Firenze nel marzo 2011, Cauteruccio
affronta per la prima volta la scrittura pirandelliana, scegliendo un romanzo.
Fulvio Cauteruccio si muove in un labirinto di sedie dislocate su una
scala-altare in cima a cui troneggia, immersa in un buco fino alla vita, il suo
alter ego. La discesa nel profondo del protagonista, la sua lucida follia, il
suo parlare pensato lo conducono alla totale dissipazione di sé, e l’immagine
finale dello spettacolo lo vede interrato fino al collo. Ad officiare tutto il
rito c’è uno specchio, occhio indagatore, che diviene simbolo
dell’indeterminatezza della realtà. La storia dell’ ”umoristico antieroe della
modernità”, viaggio amaro ed ironico dentro l’animo umano e la pena di vivere,
da molti definito il “romanzo della solitudine dell’uomo”, fornisce l’occasione
ai fratelli Cauteruccio di far convergere in quest’opera tutta la visionarietà,
la fisicità, il rapporto tra corpo e spazio che per anni hanno analizzato e
sviluppato nelle più diverse direzioni.
da martedì
10 a domenica 15 DICEMBRE 2013, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
LUCILLA
GIAGNONI / FONDAZIONE TPE / CTB - TEATRO STABILE DI BRESCIA
ECCE HOMO / TEMPI MODERNI
di
e con Lucilla Giagnoni
musiche
di Paolo Pizzimenti / luci e video di Massimo Violato
FONDAZIONE
TEATRO PIEMONTE EUROPA / CTB – TEATRO STABILE DI BRESCIA
Negli
ultimi dieci anni scrivere spettacoli ha significato, per Lucilla Giagnoni,
indagare, scavare intorno a questioni che da sempre la tormentavano. Ogni
spettacolo è stato un momento insieme doloroso e felice di crescita che, com’è
prevedibile, più che trovare risposte ha suscitato ogni volta nuove domande. Vergine Madre: qual è la via possibile
per uscire dall’inferno? Big Bang:
perché Dante chiude ogni cantica della Divina Commedia con la stessa parola,
Stelle? Apocalisse: se le stelle ci
indicano gli Inizi, quale sarà la nostra Fine?
L’Apocalisse
si conclude con una frase misteriosa e al tempo stesso potentissima: “Chi ha
Sete venga, chi Vuole prenda in dono l’Acqua della Vita”. È un’indicazione, un
suggerimento, uno stimolo, una proposta per un grande cambiamento? La Giagnoni
scrive: “Vorrei capire che significa veramente. Si parla di chi ha Sete, di chi
ancora è capace di avere Desiderio, di muoversi verso una direzione che preveda
un’evoluzione vitale. Si parla di chi ha Volontà, e dunque capacità di prendere
non di pretendere. Si parla di Gratuità, di un’economia di scambio e perciò di Relazione
fra gli Umani per noi oggi inconcepibile e rivoluzionaria. Si parla di Acqua,
ciò di cui noi siamo fatti e dove nasce la Vita. Si parla di Vita. Vorrei
chiamare il nuovo spettacolo Ecce Homo,
Ecco l’Uomo.”
da venerdì
20 DICEMBRE 2013 a lunedì 6 GENNAIO 2014, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
ANDREA
BELTRAMO / CLAUDIO INSEGNO / CARLOTTA IOSSETTI
SUITE DI COMPLEANNO /
TEMPI MODERNI
di
Robin Hawdon
regia
di Claudio Insegno / con Carlotta Iossetti, Andrea Beltramo, Claudio Insegno,
Guido Ruffa, Luisella Tamietto
musiche
originali di Jacopo Fiastri
COOPERATIVA
ARTISTICA INTERNATIONAL
Suite di compleanno è
stata rappresentata per la prima volta in Inghilterra nel 1983. La
commedia si svolge in due camere d'albergo comunicanti. Geoff Tippett ha
organizzato una festa di compleanno per il suo vecchio amico Bob. Il
"regalo" consiste in una suite d'albergo, champagne e una ragazza
molto attraente di nome Mimì. In realtà Tippet vuole che l'amico Bob
si riconcili con la moglie Liz, che ha prontamente invitato con l'obiettivo di
far incontrare i due coniugi in modo che
possano finalmente risolvere i loro problemi, agevolati da un ambiente
romantico. Naturalmente tutto va storto. Bob si aspetta Mimi, una
prostituta, ma incontra invece una donna timida e infelice di nome Kate, la
quale pensa che Bob sia Dick, un uomo che ha risposto ad un’inserzione su una
rubrica di cuori solitari e che lei non ha mai visto. Dick è uno
psichiatra dal cuore infranto che capita nella stanza sbagliata e s’imbatte in
Liz, la moglie di Bob, che scambia prontamente per Kate. Una porta di
collegamento tra le due camere, lasciata erroneamente aperta dal confusionario
cameriere Tony, ingarbuglia tutto e tutti. Il finale è sorprendente. Suite di compleanno non è soltanto una
frizzante commedia degli equivoci, ma una tenera riflessione sulla solitudine e
su quell'imperscrutabile sentimento che è l'amore.
GIOVEDÌ
9 E VENERDÌ 10 GENNAIO 2014, SALA GRANDE –
TEATRO ASTRA
EKO
DANCE INTERNATIONAL PROJECT
TRA DI NOI (IL DIALOGO MUTO) /
PALCOSCENICO DANZA
da venerdì
17 a domenica 19 GENNAIO 2014, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
LEWIS
CARROLL / DAVID RIONDINO / PIERGIORGIO ODIFREDDI
ALICE MATEMATICA /
TEMPI MODERNI
da
Lewis Carroll
di
e con David Riondino e Piergiorgio Odifreddi
GIANO
SRL
Alice nel Paese delle Meraviglie,
di Carroll, è un testo pieno di misteri matematici, finestre su mondi invisibili
e paralleli, che un matematico come Carroll, l'autore, conosceva bene. Questi
mondi possono somigliare a sogni, hanno dei sogni la stessa
ragionevolezza. Piergiorgio Odifreddi ce li racconta con la consueta chiarezza, sollecitato
dalla lettura di David Riondino del noto testo sulla celeberrima fanciulla.
Sarà il testo stesso a portarci per mano: scritto come una novella da leggere
ad alta voce, la nostra Alice non farà altro che farsi raccontare: saranno
le digressioni di Odifreddi a prendere il posto di quelle che nel
racconto di una novella sono le risposte di chi narra alle inevitabili domande
di chi, quasi sognando, ascolta. Riondino legge, commenta, interpella il
Matematico, condivide con lui i dialoghi di Alice, impara in scena. I gatti del
Cheshire che svaniscono e di cui resta il sorriso, i magici conigli, le carte
matte e le teiere parlanti saranno naturalmente interpretate dai suoni di un
trombone. Uscirete dall'esercizio con le idee felicemente confuse, ma
sensibilizzati alla meraviglia.
da venerdì
17 a domenica 19 GENNAIO 2014, SALA PROVE – TEATRO ASTRA
LEWIS
CARROLL / C.IE ZEROGRAMMI
LA GRAMMATICA DELLE NUVOLE /
TEMPI MODERNI – PALCOSCENICO DANZA
una riscrittura da Alice nel Paese della
Meraviglie di Lewis Carroll
progetto, regia e coreografia Stefano Mazzotta
con Chiara Guglielmi, Chiara Michelini, Stefano Mazzotta / collaborazione
alla drammaturgia Fabio
Chiriatti
C.IE
ZEROGRAMMI coproduzione TEATRO
BISMANTOVA
con il sostegno di Regione Piemonte, Mibac Ministero per i Beni
e le Attività Culturali
Alice è, in questo racconto danzato, la portavoce
di un’inquietudine dell’assoluto che appartiene a numerosi personaggi della
letteratura mondiale. Apparentemente destinati alla resa, in dissintonia con
una realtà verso cui si sentono estranei, sono l’espressione della coscienza
dell’assurdità, dell’indifferenza del mondo e dell’impossibile riscatto dagli
schemi mediati e imposti dalla società. Alice è espressione di una natura fatta
di dubbio, incertezza, irresolutezza che la proietta verso un avvenire dove
imperano la domanda e l’attesa. Simbolo dell’angoscia, dell’inquietudine umana
di fronte all’incognita del destino e del futuro. Parla senza capo né coda, è
assurda, magnetica. Filosofa singolare in grado di trovare l’eterno
nell’ordinario, di vedere l’invisibile. Racconta una storia d’interrogativi che
smarriscono, di ragionamenti lucidi e di deliri. Così il racconto di Alice, ora
angosciante come ogni perdita, ora emozionante come ogni partenza, diventa un
invito a chiudere gli occhi per accettare l’impossibile e lo straordinario.
da giovedì
23 a sabato 25 GENNAIO 2014, SALA PROVE – TEATRO ASTRA
COMPAGNIA
COSTANZO / ROBERTO RUSTIONI
TRE ATTI UNICI DA ANTON CECHOV /
CLASSICI
ideazione
e regia Roberto Rustioni / con Antonio Gargiulo, Roberto
Rustioni, Valentina Picello, Roberta Rovelli
traduzione
ed adattamento Roberto Rustioni / drammaturgia Chiara Boscaro / consulenza Fausto
Malcovati
assistente
alla regia Luca Rodella / movimento e coreografie Olimpia Fortuni
FATTOREK,
ASSOCIAZIONE TEATRO C/R, OLINDA in collaborazione con Festival Castel dei Mondi
di Andria
si
ringrazia per la collaborazione la Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo
Grassi di Milano
Tre atti unici
da Anton Cechov è
una riscrittura scenica che tenta di scardinare la
struttura chiusa dei tre atti unici (L’orso,
La domanda di matrimonio, L’anniversario), rompere un genere allontanandosi
anche da connotazioni storico-geografiche folkloristiche per arrivare al non
transitorio, all’universale presente in questi piccoli gioielli cechoviani. Anton Cechov cercava di catturare la vita così com’è,
lontano dal soggettivismo e dal facile lirismo. Cercava un’emozione che non
fosse sentimentalismo, un senso del tragico che non fosse melodramma, un
umorismo per nulla grossolano. Detestava la magniloquenza e la retorica. A
teatro non sopportava gli attori che recitavano troppo. In una lettera al fratello, Cechov scriveva che gli
esseri umani sono ridicoli 48 settimane all’anno, il nostro è un destino
ridicolo. Proviamo ad aprire queste
scatole comiche per scovare immagini naturali, vere, squarci di vita che si
aprono e chiudono in un lampo. In questa
prima fase di approfondimento abbiamo lavorato a una recitazione tesa ad una
verità scenica, per essere autenticamente noi stessi sul palcoscenico. Abbiamo
sviluppato una ricerca sul corpo, sui corpi isterici e nevrotici, corpi che
esplodono e crollano, il corpo come veicolo per cui il teatro entra nella vita.
Vediamo se resta qualcosa dello sguardo delicato
e ironico di Cechov sulle cose, sul mondo, su di noi…
da venerdì
24 a domenica 26 GENNAIO 2014, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
GIAN LUIGI
CARLONE / GIORGIO LI CALZI / JOHNSON RIGHEIRA / FONDAZIONE TPE
ITALIANI / SPAZI
SONORI
con
Gian Luigi Carlone (voce, sax, elettronica), Giorgio Li Calzi (elettronica,
arrangiamenti, tromba), Johnson Righeira (voce)
collaborazione
alla regia Banda Osiris
FONDAZIONE
TEATRO PIEMONTE EUROPA
La
canzone italiana nelle sue svariate forme, la canzone italiana giocata e
tradita, la canzone italiana reinterpretata, la canzone italiana rivista e
scorretta, 12 quadri di un’Italia rappresentata da 12 canzoni di diversa
estrazione e periodo. Tre musicisti in scena, un trio improbabile e radicale
che affronta la musica in modo teatrale. Per ogni canzone un quadro, una scena,
che ci porta al di là del suo mondo sonoro, ci racconta delle influenze, della
genesi di quel pezzo: un momento di storia dell’Italia reale, passata e
presente. Dal Canto degli Italioti di Dario Fo a L'Italiano di
Cutugno, passando per Enzo Del Re e Fabrizio De Andrè.
da
martedì 28 a giovedì 30 GENNAIO 2014, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
TEDACÀ
STREET STRITT /
TEMPI MODERNI
idea e regia Simone Schinocca e
Valentina Aicardi
coreografie e performance Le
Balleronze ovvero Federica Beccaria, Giulia Guida, Valeria Pugliese, Valentina
Renna, Viviana Stizzolo
supervisione coreografica
Simona Maggi / costumi Agostino Porchietto
scenografie Sara Brigatti /
progettazione grafica silviogiordano.it
elaborazioni musicali Diego
Trigilia / coordinamento tecnico Andrea Rizzitelli, Giuseppe Venuti
si ringraziano gli educatori e
la Cooperativa Valpiana per averci donato la favola del Burattino
si ringrazia Ri-cercati
per le strutture sceniche Sga
bello
TEDACÀ
in collaborazione con
L'Università degli Studi di Torino,
Dipartimento Cultura
Politica e Società, Corsi di Laurea in Servizio
sociale e Politiche e servizi sociali
StReet StRiit è
un’opera coreutica che racconta la storia di alcune ragazze un po’ frivole, che
si ritrovano a dover affrontare la gravidanza – imprevista – di un’amica. Dopo
la nascita della bimba, la neomamma si
mostra incapace di affrontare la situazione in maniera adulta: per esempio, risolvere
i propri problemi di relazione con la bimba attraverso dei regali, piuttosto
che mostrarle amore e comprensione, è una scorciatoia pericolosa ma
indubbiamente facile. In seguito, la donna cerca di rafforzare il proprio ruolo
ostentando autorità e impone regole spesso contrastanti, senza riflettere sulle
reali esigenze della figlia. Il risultato di questo comportamento è una ragazzina-marionetta che possiede fili
tanto intricati da sembrare ormai incapace di muoversi. StReet StRiit si basa su una favola scritta dagli educatori di Valpiana, cooperativa che
si occupa di disagio giovanile, traendo spunto dalle storie di alcuni ragazzi
ospitati in centri educativi diurni e in comunità alloggio. La favola è nata al
termine di un percorso formativo degli stessi educatori sulla narrazione, un
seminario organizzato da Tedacà e
condotto da Simone Schinocca. Così
le storie dei ragazzi incontrati dagli operatori sono confluite nella vicenda
di questa giovane marionetta umana,
simbolo dell’adolescenza, di quel momento della vita in cui si ha maggior
bisogno di una guida, per sostenere un percorso coerente verso la maggiore età.
da
venerdì 31 GENNAIO a domenica 2 FEBBRAIO 2014, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
CHORDELOS
DE LACLOS
LE RELAZIONI PERICOLOSE / CLASSICI
dal
romanzo epistolare di Choderlos de Laclos
con
Fausto Cabra,
Silvia Giulia Mendola, Cristina Odasso, Alberto Onofrietti
regia
e adattamento Silvia Giulia Mendola / assistente alla regia Silvia Borsari / costumi
Simona
Isgrò e Accademia dei Filodrammatici
calzature
Pedrazzoli / coreografie Alejandro Angelica / regia e adattamento Silvia Giulia
Mendola
assistente
alla regia Silvia Borsari
PIANOINBILICO
Chordelos
de Laclos racconta che incontrò un uomo con la reputazione di “rubacuori”, un
uomo nato per “capire le donne e gli inganni nei quali esse sono così esperte”.
Prese appunti sulla conversazione avvenuta tra loro, li unì ad alcuni aneddoti
minori della sua gioventù e inventò tutto il resto; così nacquero Les liaisons dangereuses. Il testo racconta
l’alta società francese del ‘700, mostra una classe dirigente sterilmente
egocentrica, corrotta e condannata all’autodistruzione; il nodo centrale su cui
si concentra l’autore è il fallimento dei suoi cinici personaggi, vittime della
presuntuosa illusione di poter seguire i dettami dalla ragione fino alle
conseguenze estreme, deridendo e accantonando, ma segretamente temendo,
passioni e sentimenti.
mercoledì
5 e giovedì 6 FEBBRAIO 2014, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
MARTA
CARRASCO
BIJOUX / TEATRO EUROPEO -
PALCOSCENICO DANZA
Ù
creazione,
regia e interpretazione Marta Carrasco, Ramon Oller
scene
Marta Carrasco, Ramon Oller, Pau Fernández, Pep
Garcia Cors / realizzazione scenografie Dario Aguilar
/ luci
Quico Gutiérrez
Montaje
musiche
José Antonio Gutiérrez
/ costumi Marta
Carrasco, Ramon Oller, Pau Fernández
/ trucco
Pau Fernández
/ direzione
tecnica Antoni Vilicic
tecnico
del suono Joan Valldeperas
/ fotografia
David Ruano
produzione
SALOMETA SL
/ produzione
tecnica Antoni Vilicic
/ produzione
esecutiva Rosa Isart
coproduzione CAET-CENTRE
D’ARTS ESCÈNIQUES DE TERRASSA
/ collaborazione
alla produzione Festival Temporada Alta de Girona
con
il sostegno di Departament de Cultura-Generalitat de Catalunya,
Institut Ramon Llull, INAEM-Ministerio de Cultura
ringraziamenti
CCVV (Centre Cultural de Vilanova del Vallès),
L’Estruch (Sabadell), Pep Bou
La
creazione teatrale è da sempre un atto di coraggio: creativo, sociale, personale,
fisico. A volte, tra il pubblico, c’è chi vorrebbe essere attore, qualcun’altro
che vorrebbe essere coreografo. Questo spettacolo li incoraggia a provare,
mostrando la bellezza, la passione e l’emozione suscitate dalla danza sul palco
di due interpreti, che sono riconosciuti anche per le loro affinità, Marta
Carrasco e Ramon Oller: la reunion di due anime peculiari. Complicità in
dialogo o monologo dei corpi. Movimenti, passioni e momenti importanti delle
loro rispettive carriere artistiche. Uno stesso modo di intendere l’arte e
l’emozione della vita. La differenza e la similitudine, faccia a faccia, senza
reti di protezione o barriere, con le anime totalmente aperte, in questi tempi
di fotosintesi dispettose e mondi spezzati.
da
venerdì 7 a domenica 9 FEBBRAIO 2014, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
SHAKESPEARE
/ ANDREA BARACCO
GIULIO
CESARE / JULIUS CAESAR / CLASSICI
di William Shakespeare
adattamento di Vincenzo Manna e Andrea Baracco / regia Andrea Baracco
con Giandomenico Cupaiuolo, Roberto Manzi, Ersilia Lombardo, Lucas Waldem Zanforlini, Livia Castiglioni, Gabriele Portoghese
adattamento di Vincenzo Manna e Andrea Baracco / regia Andrea Baracco
con Giandomenico Cupaiuolo, Roberto Manzi, Ersilia Lombardo, Lucas Waldem Zanforlini, Livia Castiglioni, Gabriele Portoghese
scene Arcangela di Lorenzo / consulente ai
costumi Mariano Tufano / disegno luci Javier Delle Monache / regista
assistente Malvina Giordana
369GRADI, LUNGTA FILM in collaborazione con TEATRO DI ROMA
369GRADI, LUNGTA FILM in collaborazione con TEATRO DI ROMA
Nel
Giulio Cesare Shakespeare mette in
scena una società in via di estinzione (quanta lungimiranza!), una società
colta esattamente nell’attimo terminale del proprio crollo, una società vittima
del suo fallimento intellettuale, spirituale e politico. Shakespeare scatta una
“fotografia” di una Roma livida e ferocemente allucinata dove sullo sfondo, al
di là dei colli e dei monumenti, compaiono le nitide sagome di avvoltoi e di
famelici cani rabbiosi pronti a scagliarsi con insaziabile violenza addosso a
corpi mal conciati dal crollo fisico e nervoso. La Roma disegnata da
Shakespeare è una città che vive sotto un cielo di piombo, sotto l’ombra di
un’ingombrante corona di ferro, una città di silenzi che si fanno culla di
improvvisi rumori, assordanti; è una Roma dove si sentono scrocchiare mandibole
e strofinare violentemente mani l’una contro l’altra, in cui i corpi,
sfiorandosi, producono sordi suoni di lamiera; è una Roma nascosta, che suona
di passi solitari e furtivi, di verità indicibili che esplodono in pensieri
assordanti, in sogni e in visioni apocalittiche.
da mercoledì
12 a venerdì 14 FEBBRAIO 2014, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
ALEKSANDR
OSTROVSKIJ / GUIDO DE MONTICELLI / TEATRO STABILE DELLA SARDEGNA
LUPI E PECORE /
CLASSICI
di Aleksandr Ostrovskij
/ traduzione Roberta Arcelloni / regia Guido de Monticelli
scene Arianna
Caredda
/ costumi Zaira De Vincentiis
/ regista assistente Rosalba Ziccheddu
con Corrado
Giannetti, Paolo Meloni, Marco Spiga, Maria Grazia Sughi, Luigi Tontoranelli,
Valeria Cocco, Mariagrazia Pompei
TEATRO
STABILE DELLA SARDEGNA
Lupi e pecore, tra i capolavori di Aleksandr Ostrovskij - padre, insieme a
Gogol’ della grande drammaturgia russa - è una commedia nerissima e divertentissima.
Ambientata in un villaggio di provincia, trae la sua vicenda da una cronaca
giudiziaria del 1874 in cui i lupi e le pecore si inseguono scambiandosi
vicendevolmente i ruoli. E, sembra dirci Ostrovskij, non vi sarebbero i lupi se
non prosperassero le pecore. Solo l’arrivo nel villaggio del più evoluto e “per
bene” dei personaggi, un intraprendente e affascinante uomo d’affari, in
viaggio da Pietroburgo, mette fine a questa infinita spirale. Con un insieme di
accorte e rapide mosse che contemplano anche la sistemazione di un paio di
affari sentimentali, il personaggio diviene proprietario dei grandi boschi dei
dintorni che di lì a poco moltiplicheranno il loro valore per l’imminente
arrivo della linea ferroviaria transiberiana. Poco prima un abitante del
villaggio si era rivolto a un altro dicendogli: Scusate la domanda indiscreta. Avete mai saputo la differenza fra
un’azione buona e una cattiva? E lui aveva risposto: Questa è filosofia: noi che ne sappiamo?
sabato 15
FEBBRAIO - martedì 25 MARZO - martedì 29 APRILE 2014
SALA PROVE
– TEATRO ASTRA
RADIOSPAZIO
CREATIVO / ALBERTO GOZZI
OLTRE IL MICROFONO /
TEMPI MODERNI
di Alberto Gozzi
Un
ciclo di spettacoli radioteatrali: una “radio che si vede”, le cui voci
corrispondono a corpi che si muovono, si alternano ai microfoni, stabiliscono
relazioni, creando una vita parallela e sotterranea alla parola, che usa lo
spazio scenico come una zona di mezzo, ibrida e inconsueta.
15 febbraio - Arthur Schnitzler, Il ritorno di Casanova.
Dopo un lungo esilio, Casanova ritorna ai confini della Serenissima in attesa
che il Consiglio dei Dieci gli conceda la grazia di rientrare a Venezia. Ma
l’eroe, nonostante sia illuso che il suo mito l’abbia sottratto al tempo, dovrà
rendersi conto che tutto è mutato: il mondo e, con esso, anche le donne.
26 marzo - Luigi Pirandello, Il pipistrello. In un’arena, una
compagnia di comici sta ultimando le prove di una buona, vecchia commedia di
repertorio, quando un pipistrello plana in palcoscenico seminando il panico fra
le signore attrici. La prima donna teme che il raid si ripeta, si rifiuta di
proseguire senza garanzie, ma chi può controllare l’imprevedibile mammifero?
Domina l’incertezza, e l’onesta commedia di routine si trasforma in
un’avventura che Pirandello rappresenta con paradossale e lucida comicità.
29 aprile - Alberto Gozzi, Occhi di tonno. La “Far Eastern Economic
Review Asian” divulga la straordinaria scoperta di uno scienziato: gli occhi di tonno contengono una speciale sostanza
che incrementa le capacità cerebrali. Un tycoon senza scrupoli, proprietario di
un buon numero di reti televisive, diffonde in tutto il pianeta
pillole d’occhi di tonno. Il successo del nuovo prodotto è straripante. C’è
solo una controindicazione: il loro consumo produce un’aggressività che può
portare all’omicidio. Chi fermerà il delitto di massa? E perché fermarlo?
sabato 22
e domenica 23 FEBBRAIO 2014, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
VITTORIO
ALFIERI / BEPPE NAVELLO / FONDAZIONE TPE
IL DIVORZIO / CLASSICI
di Vittorio Alfieri
con
Stefano Moretti, Marcella Favilla, Daria-Pascal Attolini, Riccardo De Leo, Alessandro
Meringolo,
Riccardo
Ripani, Diego Casalis, Camillo Rossi Barattini, Roberto Carrubba, Francesco
Gargiulo
regia Beppe Navello
scene Francesco Fassone / costumi Barbara Tomada / musiche
Germano Mazzocchetti / luci Mauro Panizza
FONDAZIONE TEATRO PIEMONTE EUROPA
Mi è
sempre sembrata straordinaria la figura d’Alfieri: e mi è tornata in mente in
questo periodo particolarmente difficile della nostra accidentata vita civile.
Così ho trovato particolarmente bello proporre l’ultima commedia del conte
astigiano a una pattuglia di giovani attori provenienti da tutta Italia: non è
un caso che la mia generazione abbia dimenticato il repertorio alfieriano,
tutto deve essere facile, commestibile e digeribile nel mercato triturante
dello spettacolo nostrano. Ma i giovani, ai quali stiamo consegnando un paese
per il quale ogni giorno sentiamo vergogna, si sono appassionati nel raccontare
questa commedia amara e divertente di vita all’Italiana: e con loro mi sono
sentito meno frustrato nelle scelte del mio mestiere di regista che da troppo
tempo si misurava con le poche opportunità offerte dalla prudenza dei nostri
cartelloni. Sentire lo sdegno sarcastico di Alfieri, riproporlo al pubblico con
la forza di un lessico esemplare per sobrietà e ricchezza espressiva, libera lo
spirito costretto nelle poche centinaia di espressioni alle quali è
definitivamente condannata la lingua italiana contemporanea; e travestire i
suoi personaggi con i caratteri eterni della mediocrità patria, con i ceffi
imperituri dell’impudenza sociale, della politica gaglioffa, dell’ambiguità
morale ci fa capire che qualcosa di eterno e imperituro è all’origine della
nostra secolare decadenza.
da martedì
25 FEBBRAIO a domenica 9 MARZO 2014, SALA PROVE – TEATRO ASTRA
BORINI /
CURALLO / TOMALINO / GANDOLFO / FONDAZIONE TPE
MUSICAL LIGHT /
SPAZI SONORI
una storia dietetica del musical per voce,
pianoforte e aneddoti
un
progetto di Andrea Borini, Matteo Curallo e Paola Tomalino in collaborazione
con Vincenzo Caruso
con
Matteo Curallo, Paola Tomalino, Simone Gandolfo
scene
Francesco Fassone
testo
e regia di Andrea Borini
FONDAZIONE
TEATRO PIEMONTE EUROPA
Il
Musical è la forma di intrattenimento spettacolare per eccellenza della cultura
americana del ventesimo secolo. Un’espressione artistica che, mescolando teatro
di prosa, opera, danza, varietà e inserendo le nuove orchestrazioni e la nuova
musica che si affacciava nei primi anni del ‘900, creò un genere innovativo e
affascinante, subito popolarissimo. Musical
Light è la storia sintetica e luminosa di un genere teatrale e
cinematografico che prospera sotto le luci della ribalta di tutto il mondo, un
viaggio attraverso un secolo di canzoni e di racconti che hanno emozionato e
divertito milioni di persone e hanno raccontato un pezzo di storia dello
spettacolo. Come tre artisti che percorrono la strada verso il successo, i
protagonisti di Musical Light vedono
sfilare davanti a loro e ripercorrono le creazioni e le vicende dei grandi
artisti della storia del musical, in un viaggio attraverso il tempo, lo spazio
e i generi, che porta il pubblico nei luoghi e nelle epoche in cui il teatro
musicale si è formato, nei cinema dove i grandi film musicali hanno portato il
genere al vasto pubblico, nei teatri di tutto il mondo dove il musical è
diventato lo spettacolo più globale e seguito. That’s entertainment!
giovedì
27 FEBBRAIO 2014, SALA GRANDE
– TEATRO ASTRA
AAKASH ODEDRA
RISING / PALCOSCENICO
DANZA
coreografie
di Russel Maliphant, Sidi Larbi Cherakoui, Akram Khan
progetto commissionato da
DanceXchange, Sampad, The Hat Factory, Leicester, Leicestershire and Rutland
Dance, South East Dance, New Art Exchange, The Place, Curve e finanziato da
Arts Council England e Akademi
AAKASH ODEDRA
Rising è la nuova performance a serata completa di Aakash
Odedra, un vero e proprio viaggio esplorativo nei processi e nell’estetica del
danzatore e coreografo angloindiano. Presentato con successo alla BDE di Londra
a febbraio 2012, lo spettacolo comprende 3 diversi lavori di importanti coreografi:
Cut di Russell Maliphant, Constellation di Sidi Larbi Cherakoui; In The Shadow Of A Man di Akram Khan.
Accanto a queste, Aakash propone anche una creazione contemporanea della danza
tradizionale indiana Kathak, coreografata da lui stesso in cui traspare la
formazione nelle danze Kathak e Bharatanatyam arricchita e personalizzata dalla
danza contemporanea. Una sequenza di video e musiche - frutto della
collaborazione tra John Marc Gowans e Aakash Odedra - intervalla le
performances.
giovedì 6
MARZO 2014, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
AGORA COACHING PROJECT
MADE IN
ITALY 10.0
/
PALCOSCENICO DANZA
direzione
artistica Michele Merola ed Enrico Morelli
WUNDERBAR coreografia Richard Wherlock
musica Johann Strauss
FANTASIESTUCKE II
coreografia, costumi e luci Paolo Mohovich
/ musica Robert Schumann
(Fantasiestucke op. 73 per pianoforte e Violoncello)
NUOVA CREAZIONE
coreografia Karl Alfred Schreiner
Agora Coaching Project
è un progetto annuale di perfezionamento nella danza rivolto a danzatori di età
compresa fra i 17 e i 24 anni nato da un’idea di Michele Merola e Enrico
Morelli. Viene sostenuto dallʼAssociazione
Progetto Danza di Reggio Emilia. Agora si prefigge di formare artisti pronti ad
affrontare in maniera flessibile e con proprie valenze la varietà di domanda/offerta
del mercato internazionale della danza. Made
in Italy 10.0 è uno spettacolo, un contenitore flessibile all’interno del
quale vengono presentate le creazioni dei coreografi ospiti di Agora.
da martedì
11 a domenica 23 MARZO 2014, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
BEPPE NAVELLO / FONDAZIONE TPE / TEATR
ŚLĄSKI - KATOWICE
CINEMA! / TEATRO
EUROPEO
cast in via di definizione
di Beppe Navello
scene Francesco Fassone / costumi Brigida
Sacerdoti
FONDAZIONE TEATRO PIEMONTE EUROPA, TEATR
ŚLĄSKI - KATOWICE
Cinema!
è un film muto in palcoscenico, una storia ingenua di amori tra due coppie con
un terzo incomodo femminile, raccontata al modo dell’antica cinematografia
degli esordi; quella basata sull’espressività di attori sapientissimi nell’uso
dei gesti, dell’espressività facciale degli sguardi, della forza del corpo. Il
tutto, però, realizzato in palcoscenico, con le tecniche cigolanti della
scenografia che finge in una scatola nera le inquadrature del cinema, i primi
piani, i piani americani, l’effetto notte e giorno, le sequenze rapidissime di
montaggio: nell’edizione del 2007, in un’ora e dieci minuti di spettacolo si
contavano una cinquantina di cambi rapidissimi di scena.
Quando
si è realizzato l’accordo tra il nostro Tpe e il teatro polacco diretto da
Robert Talarzcyk e si cercavano ragioni e stimoli per un lavoro in comune, la
felice esperienza di quella mia realizzazione di sette anni fa mi è sembrata la
più adatta a mettere insieme artisti di lingua e cultura diversa: così diversa
da rendere molto difficile la comunicazione verbale. E dunque con i cinque
attori di quel lontano teatro polacco che sceglierò presto, attraverso un
paziente lavoro di improvvisazione per trovare i gesti e le espressioni più
efficaci, accadrà forse il miracolo di una nuova creazione autonoma rispetto a
quella di allora. Anche perché il teatro è spettacolo dal vivo e si fa sempre
nel presente, non si resuscita mai dal passato anche più glorioso e di
successo.
da
venerdì 28 a domenica 30 MARZO 2014, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
CARLO
GOLDONI / COOP ATTORI E TECNICI / TEATRO BLU
LA BOTTEGA DEL CAFFÈ /
CLASSICI
di Carlo Goldoni
regia Luca Bargagna
con Viviana Altieri,
Vincenzo D’Amato, Elisabetta Mandalari, Alessandro Marverti, Luca Mascolo,
Alessandro Meringolo, Massimo
Odierna, Marco Palvetti, Sara Putignano
COMPAGNIA BLUTEATRO in
collaborazione con COMPAGNIA ATTORI E TECNICI
La bottega del caffè
è una commedia corale dove il protagonista assoluto è la piazza, spazio
pubblico che diviene luogo privato in cui le relazioni e le debolezze sono
insistentemente esibite e spiate fino al parossismo. La scena è essenziale
fatta di linee nette e di relazioni tra il pieno e il vuoto, tra l’esterno del
campiello (spazio dell’intimo) e l’interno delle case (spazio della
convivialità e del vizio) il cui solo tratto evidente sono le finestre, foro da
cui spiare ciò che accade fuori. La costruzione drammaturgica crea l’illusione
che i personaggi e gli eventi capitino per caso sotto gli occhi degli
spettatori costringendoli nel ruolo del voyeur, esattamente la stessa parte che
interpretano i personaggi della commedia. Non manca chi osserva attraverso
lenti distorte tutto quel che accade per riportarlo poi a modo suo. Il
pettegolo da bar, vittima e carnefice come gli altri, diverrà il capro espiatorio
della vicenda; ed è attraverso la punizione inflittagli che tutti i contrasti
sembreranno risolversi in una rinnovata armonia fra gli abitatori della piazza.
Parafrasando Laforgue si potrebbe concludere dicendo che tutto rientrerà
nell’ordine.
giovedì 3
e venerdì 4 APRILE 2014, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
DANTZAZ
KOMPAINIA – PAOLO MOHOVICH
ARTE AN
/
PALCOSCENICO DANZA
con Marco de Alteriis, Anneleen Dedroog, Emmanuel
Dobby, Mireia González, Leonor Henriques, Anna Jirmanová, Hugo Mercier, Guillermo
Millán, Daniel Navarro, Marine Sánchez
HEART APPLE
coreografia Itzik Galili
/ musica Mercedes Sosa
/ luci Yaron Abulafia / costumi Natasja Lansen
A PLACE BETWEEN coreografía Lukas Timulak
/ musica Santaolalla, Hauschka, Arvo Pärt
luci Yaron Abulafia / costumi Lukas Timulak
FLASH DE LUXE
coreografía Itzik Galili
/
musica Paxkal Indo
/
luci Yaron Abulafia
/
costumi Itzik Galili
+
DANCES IN THE
SHADE coreografía Paolo
Mohovich
Lo spettacolo Arte An, ideato da Adriana Pous,
si compone di tre coreografie: con Arte
An, la compagnia collabora nuovamente con il coreografo di fama
internazionale Itzik Galili che riprende la creazione del 1992 Earth apples, e con una creazione
esclusiva Flash de luxe. In queste
coreografie si mescolano con maestria l’energia dei nostri giovani ballerini ed
una destrezza inusuale sulla scena. Nella seconda parte il giovane
coreografo slovacco, Lukas Timulak, propone il lavoro intitolato A place between: ovvero un momento tra
due azioni, tra due appuntamenti, tra la nascita e la morte. La nostra storia è
storia di relazioni, dell’essere tra qui e l’altrove, tra un prima e un dopo.
da
venerdì 4 a domenica 6 APRILE 2014, SALA PROVE – TEATRO ASTRA
ALDO NOVE
/ TEATRO I
ULTIMA NOTTE MIA /
SPAZI SONORI
un monologo di Aldo Nove
con Erika Urban
progetto e regia Michele De Vita Conti
TEATRO I
Mia Martini è stata trovata riversa sul suo
letto, le cuffie ancora sulle orecchie, una mattina del maggio 1995. Stava
lavorando ad una sua canzone. Moltissime cose si son dette sulla sua morte.
Poche vere o plausibili ma tutte clamorose. Pur senza ignorarle, non è certo la
ricerca di una qualche verità o della soluzione di un giallo, che ci anima. La
vita di Mia Martini è un esempio raro, se non unico, di come l’ignoranza e
l’invidia possano distruggere non solo la carriera di una persona, ma la
persona stessa. Qui i teppisti sono travestiti da produttori discografici, da
impresari, da intellettuali e soprattutto, da artisti. Tutto un ambiente, per
solito considerato “aperto” e all’avanguardia, ha scientemente massacrato per
anni e anni non solo una persona, ma un’artista di grandissimo talento, per
mezzo di uno stereotipo medievale. Fino a costringerla al ritiro dalle scene,
al silenzio, all’esilio. Un’etichetta, quella della innominabile iettatrice,
che una volta appiccicata, non permette alcuna autodifesa: “Se dicessero che ho
l’AIDS, potrei fare un test e smentirli, ma così...”, pare abbia detto la
stessa Martini alla sorella Loredana Berté. Cerchiamo allora di far raccontare
a lei stessa quella storia, in mezzo ad altre storie della sua vita, ai suoi sogni
infantili, alla sua famiglia lacerata da un padre quasi sempre assente o, se
presente, violento.
da
venerdì 10 a domenica 13 APRILE 2014, SALA PROVE – TEATRO ASTRA
CAMUS /
BARTOLI / FEDERICO / VIRANDO
IL MALE INTESO /
TEMPI MODERNI
riscrittura
de Il Malinteso di Albert Camus
con
Valentina Virando, Alessandro Federico, Lorenzo Bartoli
riscrittura
a cura di Marco Racca, Alessandro Federico
progetto
e regia Alessandro Federico
COMPAGNIA
PROPRIETÀ COMMUTATIVA
La scrittura agile,
scarna, ispirata a Camus, ci permette di indagare a fondo gli aspetti più
primordiali dell'animo umano. Uno squallido albergo di una qualsiasi provincia.
Una Madre e una Figlia Marta. Gestiscono l'albergo e uccidono i clienti più
ricchi per derubarli, per avere più soldi, per poter andare al Mare. Un giorno
ritorna il Figlio scappato di casa vent'anni prima. È felice, è sposato con
Maria. Non riesce a farsi riconoscere, non trova le parole, viene ucciso.
Davvero non l'hanno riconosciuto?
da
venerdì 11 a domenica 13 APRILE 2014, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
RAFAEL
SPREGELBURD / LORENZO GLEIJESES
SPAM / TEMPI
MODERNI
di Rafael Spregelburd
regia Rafael Spregelburd / interprete Lorenzo Gleijeses
musiche originali eseguite dal vivo e video project Alessandro Olla / spazio scenico Roberto Crea
light designer Gigi Ascione / movimenti coreografici Marco Mazzoni / aiuto regia Manolo Muoio / assistente alla regia Laura Amalfi
traduzione italiana Manuela Cherubini / area tecnica Rosario D'Alise / collaborazione alla creazione musicale Zypce
realizzazione scene e oggetti Michele Gigi / motion grafics Elisa Marras (Multiforme) / illustrazioni Valentina Olla
apparizioni in video Maria Alberta Navello, Laura Amalfi, Pino Frencio, Patrizia Frencio, Manolo Muoio
voci documentari Eblaiti Laura Amalfi, Manolo Muoio / fotografia Caravaggio cinese Nicolás Levin
ufficio stampa Paola Rotunno / organizzazione Luca Marengo
regia Rafael Spregelburd / interprete Lorenzo Gleijeses
musiche originali eseguite dal vivo e video project Alessandro Olla / spazio scenico Roberto Crea
light designer Gigi Ascione / movimenti coreografici Marco Mazzoni / aiuto regia Manolo Muoio / assistente alla regia Laura Amalfi
traduzione italiana Manuela Cherubini / area tecnica Rosario D'Alise / collaborazione alla creazione musicale Zypce
realizzazione scene e oggetti Michele Gigi / motion grafics Elisa Marras (Multiforme) / illustrazioni Valentina Olla
apparizioni in video Maria Alberta Navello, Laura Amalfi, Pino Frencio, Patrizia Frencio, Manolo Muoio
voci documentari Eblaiti Laura Amalfi, Manolo Muoio / fotografia Caravaggio cinese Nicolás Levin
ufficio stampa Paola Rotunno / organizzazione Luca Marengo
un progetto di Lorenzo Gleijeses e Rafael
Spregelburd
FONDAZIONE CAMPANIA DEI FESTIVAL - NAPOLI TEATRO FESTIVAL ITALIA, FESTIVAL DELLE COLLINE TORINESI, TEATRO STABILE DI CALABRIA,
FONDAZIONE CAMPANIA DEI FESTIVAL - NAPOLI TEATRO FESTIVAL ITALIA, FESTIVAL DELLE COLLINE TORINESI, TEATRO STABILE DI CALABRIA,
TEATRO
A CORTE, TICONZERO in collaborazione
con Ambasciata Argentina in Italia
Nato nel 2010 dall'incontro tra uno
dei più importanti drammaturghi della scena mondiale, Rafael Spregelburd, e
l'attore e regista italiano Lorenzo Gleijeses, Spam è la
storia di un professore universitario che, rispondendo ad una e-mail, scivola
in un complicatissimo intrigo internazionale che coinvolge banche, conti su Pay
Pal e uno zio assassino a Kuala Lumpur. È il dramma risibile di un uomo perduto
in una rete culturale tanto quotidiana quanto assurda. È l'epopea di un uomo
che, soffrendo di una temporanea amnesia, prova a ricostruire la propria
identità a partire dalle tracce lasciate nel pc: tra bambole cinesi contraffatte
e smoking di James Bond. Si tratta di 31 scene brevi, sorteggiate dall'attore
in ordine casuale. Dalla frammentazione di questo racconto - emozionale,
disperato, comico - scaturiscono le molteplici letture che costituiscono la
ricchezza espressiva del testo: dietro all'azione costruita su elementi della
cultura pop (James Bond, leggende metropolitane, Karaoke, Google Translator),
lo spettatore riconoscerà tracce di Walter Benjamin, di Freud, di Lacan, di
Žižek. Spam sancisce il ritorno alla scrittura di Spregelburd (che
non componeva nuove opere da un biennio) e il suo debutto alla regia sui
palcoscenici italiani. Il monologo è scritto in forma di Sprechoper (un'opera
parlata) con un musicista dal vivo. La composizione d'ensemble di
Alessandro Olla, in collaborazione con l'argentino Zypce, si basa sulla
sperimentazione elettronica e l'ibridazione acustica, tramite l'uso di
strumenti non convenzionali, rumori di macchine industriali, video documentari
e paesaggi sonori con diversi gradi di virtualità.
giovedì
17 APRILE 2014, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
COMPAGNIA
DANIELE NINARELLO
ROCK ROSE WOW
/
PALCOSCENICO DANZA
concept
e coreografia Daniele Ninarello / performance Annamaria Ajmone, Marta
Ciàppina e Daniele Ninarello / drammaturgia
Carlotta Scioldo
musiche
Mauro Casappa / set Paolomatteo Patrucco / disegno luci Cristian Perria / organizzazione Irene di Chiaro
TANZTENDENZ
MÜNCHEN (D), FONDAZIONE FABBRICA EUROPA PER LE ARTI CONTEMPORANEE, LAVANDERIA A
VAPORE,
CENTRO
DI ECCELLENZA PER LA DANZA DI COLLEGNO, BALLETTO DELL’ESPERIA
Rock Rose WoW tenta di scolpire il profilo di tre distinti corpi
che eccedono verso il proprio ego. La regola del gioco è una sola: esibire,
senza pudori, il meglio. In mostra silenziose rivoluzioni volontariamente
spogliate di pathos romantico e dietro le quali si celano, come sostegno
invisibile, le pieghe grottesche dell’animo umano. Il gioco è leggero e
candido. Il confine della decenza non delimitato. In scena la
spettacolarizzazione di un qualsiasi piccolo dramma di fronte ad un pubblico
improvvisato, presente al momento, non organizzato, ma necessario perché la
bella fragilità dell’Ego incompiuto trovi conferma. Analizzando da diverse
prospettive il tema della corsa alla realizzazione del sé, riflettiamo sulle
molteplici personalità che si formano in noi, tutte differenti, e sulle
infinite potenzialità sigillate e perse nel tempo, che implodono in un
drammatico e grottesco bisogno di una qualsiasi conferma perché il sogno possa
esistere anche solo per un istante di gloria. Il risultato è limpido, lineare,
una proposta che non prevede una retrospezione psicologica che vada al di là
dell’immediatezza della percezione.
giovedì
8 e venerdì 9 MAGGIO 2014, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
VIARTISTI TEATRO
/ MASSIMO VERDASTRO / SISTEMA TEATRO TORINO E PROVINCIA
GILGAMES / TEMPI
MODERNI
di Letizia Russo
regia Pietra Selva
con Massimo Verdastro,
Gloria Liberati, Raffaella Tomellini, Silvano Berton
VIARTISTI TEATRO,
progetto realizzato con
il contributo della Città di Torino, della Provincia di Torino, con il sostegno
di Sistema Teatro Torino e Provincia
Questa è una storia molto antica. Il suo nucleo
originario risale a circa quattromila anni fa, ed è una storia semplice. Un
eroe, Gilgames, re della città di Uruk, ha tutto quello che un uomo può
desiderare. È potente, è giovane, forte. Ma è anche prepotente, motivo per il
quale gli abitanti di Uruk implorano gli dei di trovare un antidoto ai suoi
abusi di potere. E gli dei, pronti a tutto pur di dormire sonni tranquilli,
danno vita a Enkidu, il nemico perfetto. Ma la lezione che gli dei hanno
immaginato per Gilgames è più profonda: il nemico diventa amico, e il mondo un
luogo da conoscere e sfidare insieme a
qualcuno. Ma il senso del passaggio di Enkidu sulla terra è mostrare a Gilgames
il limite estremo, quello contro cui niente e nessuno può nulla: la morte.
Perso Enkidu, la vita di Gilgames diventa un lungo viaggio attraverso deserti,
acque mortali, giardini di pietra, attraverso il buio, alla ricerca dell'unico
che può dare una risposta, l'unico uomo a cui gli dei hanno elargito il
melanconico dono della vita eterna. Al suo ritorno ad Uruk, Gilgames non avrà
aggiunto giorni alla vita, ma vita ai giorni.
da
venerdì 16 a domenica 18 MAGGIO 2014, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
HABBE
& MEIK
HABBE & MEIK “THE BEST” /
TEATRO EUROPEO
di e con Hartmut
Ehrenfeld e Michael Aufenfehn
Due
grandissimi attori di maschere figli d’arte della celebre Ecole Supérieure de
Théâtre d’Essen, Folkwang Hochschule di Pina Bausch raccontano, attraverso
piccoli sketch, personaggi ed episodi divertenti, cogliendo le debolezze di caratteri
e situazioni universalmente riconoscibili: un bambino e una bambina che si
fanno dispetti giocando, un dormiente e la sua coperta ribelle, due balordi
vagabondi per le strade del mondo… Uno spettacolo che raccoglie “il meglio”
delle creazioni del duo. Una poetica comicità di irresistibile efficacia che ha
già entusiasmato più volte il pubblico di Teatro Europeo.
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