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TRADUZIONI DI LATINO: FEDRO, POSTILLA SULLA CONTRASTIVA, TACITO, SENECA, AGOSTINO (in fieri)

FEDRO Lupus et Agnus Ad rivum 1  eundem 2  lupus et agnus venerant 3 , siti compulsi 4 . Superior 5  stabat 6  lupus, longeque 7  infe...

domenica 22 settembre 2013

PROGRAMMAZIONE DEL TEATRO ASTRA

 Cari  ragazzi, 
ecco la programmazione del teatro Astra: iniziate a dare un'occhiata,  se ci sia qualche spettacolo che attrae il vostro interesse, anche semplicemente a partire dalla presentazione qui proposta, così poi ne parliamo in classe.
Buona giornata!
C.B. 

da martedì 1 a domenica 20 OTTOBRE 2013, FOYER - TEATRO ASTRA
LA VOCE DELLE COSE / FONDAZIONE TPE
MACCHINA PER IL TEATRO INCOSCIENTE / TEMPI MODERNI

di Luì Angelini e Paola Serafini
FONDAZIONE TEATRO PIEMONTE EUROPA, LA VOCE DELLE COSE

Cucchiai di legno, bulloni, viti, metri da falegname, mollette e pinze prendono nuova vita e diventano i veri protagonisti di fiabe e classici della letteratura: sono le Macchine per il teatro incosciente, installazioni tra arte, gioco e teatro, create a partire da valigie trasformate in teatrini di oggetti. Il risultato è originale, curioso e divertente: chiunque, anche un bambino, può riuscire in questo teatro self-service a raccontare le storie senza tempo che le macchine suggeriscono, alternandosi tra vari personaggi e nei diversi ruoli a riscoprire favole, commedie e romanzi. Due giocatori per ogni valigia, un animatore e uno spettatore, per alcuni minuti collaborano alla creazione di questa sorprendente trasformazione di cose quotidiane, per un intrattenimento rapido e brillante.


venerdì 18 e sabato 19 OTTOBRE 2013, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
EMANUELA GIORDANO / TEATRO SAN CARLO / TEATRO FRANCO PARENTI / FONDAZIONE TPE
DIECI STORIE PROPRIO COSÌ / SPAZI SONORI
in memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
nel ventennale delle stragi di Capaci e via D'Amelio

regia e drammaturgia Emanuela Giordano
musiche originali Antonio Di Pofi
aiuto regia Eugenia Scotti
con Dario D’Aloia, Vincenzo d’Amato, Tania Garribba, Marco Palvetti, Salvatore Presutto, Diego Valentino Venditti, Elias Zoccoli
musiche in scena Allievi del Conservatorio G. Verdi di Milano
TEATRO SAN CARLO
in collaborazione con FONDAZIONE TEATRO PIEMONTE EUROPA, TEATRO FRANCO PARENTI, CONSERVATORIO G. VERDI DI MILANO

È una quasi opera contemporanea, un esperimento in musica con musicisti dal vivo, sulla scena, che si avventura all’interno del dibattito sulla legalità, cercando di restituire un senso a questa parola così difficile, complicata, “abusata”, elusa, ogni giorno. Che cos’è la legalità? Che senso ha la legalità? Cosa ci serve per vivere nella legalità? Senza legalità dove finisce la nostra dignità? Ci è rimasta la volontà o la necessità di indignarci? E tutto quello che ci indigna a parole condiziona il nostro agire nei fatti? Emergono storie in primo piano. Sono storie che hanno come tratto comune l’appartenenza ad un territorio. Storie in cui il disagio e la disperazione hanno prodotto reazione, impegno civile, passione, coraggio, un’eredità irrinunciabile per il nostro futuro.


da venerdì 25 a domenica 27 OTTOBRE 2013, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
O ULTIMO MOMENTO

CE QUI RESTE / TEATRO EUROPEO


direzione artistica João Paulo P. Dos Santos / di e con Guillaume Amaro, João Paulo P. Dos Santos
regia Olivier Antoine / musiche e suono Marek Hunhap / luci Nicolas Le Clézio, Alrik Reynaud
direzione generale Alrik Reynaud / costumi Fanny Mandonnet
coproduzione CIRQUE THÉÂTRE D'ELBEUF - CENTRE DES ARTS DU CIRQUE DE HAUTE NORMANDIE / L'HIPPODROME - SCÈNE NATIONALE DE DOUAI / CULTURGEST - LISBONNE / L'ÉQUINOXE - SCÈNE NATIONALE DE CHÂTEAUROUX /LA VERRERIE - POLE NATIONAL DES ARTS DU CIRQUE EN RÉGION LANGUEDOCROUSSILLON / TEATRO MUNICIPAL DO GUARDA / FESTIVAL TEATRO A CORTE, FONDAZIONE TEATRO PIEMONTE EUROPA
in collaborazione con Ministère de la Culture et de la Communication con il sostegno di Direction Générale de la Création Artistique e l’aiuto di Direction Régionale des Affaires Culturelles en Ile de France
con il sostegno di O Espaço do Tempo - Montemor-O-Novo / L'Acert - Tondela / Le Réseau des Équipements Culturels (QREN) / Le Bateau feu - Scène Nationale de Dunkerque / La Cascade - Maison des arts du Cirque et du Clown, Bourg-Saint-Andéol / Scènes et Cinés ouest Provence / Théâtre de la Colonne - Miramas / Académie Fratellini - Saint-Denis / Circadour - Ju-Bellock

Come in una comica di Charlie Chaplin o di Buster Keaton, due uomini si rincorrono freneticamente, si nascondono in un'inconsueta abitazione dalla quale sbucano all'improvviso dei cassetti che, come gradini, li costringono alle più impensabili acrobazie fino al momento in cui spiccano il volo e finiscono a sfidare la gravità su dei pali, e lì la poesia si fa corpo e regala un momento di raffinata e spettacolare azione scenica. Ispirato al racconto di Oliver Sacks Il marinaio perduto, Ce qui reste svela l'incontro di un uomo con il suo doppio raccontandolo come un gioco a nascondino tra sé e l'altro, fino a quando il "doppio" non riesce più a nascondersi e viene allo scoperto.





da mercoledì 30 OTTOBRE a sabato 2 NOVEMBRE 2013, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
DI MAURO / DIANA / G.U.P. ALCARO / BRACCHINO / VISCOVO / BRIZZOLARA
FEROCEMADREGUERRA / TEMPI MODERNI
del selvaggio dolore di essere uomini

uno spettacolo di G.U.P. Alcaro, Francesca Bracchino, Francesca Brizzolara, Lucio Diana, Michele Di Mauro, Carlotta Viscovo
FMG in collaborazione con FESTIVAL DELLE COLLINE TORINESI, MORENICA – CANTIERE CANAVESANO, CAP 10100
un ringraziamento a S.O.S.tenitori Eppela, Maura Martano, LaVoratorio EPIDOW(a)ER

Uno spettacolo sui conflitti. Sulle piccole e grandi guerre che l’individuo, oggi, dev’essere preparato a combattere, come motori irrinunciabili dei rapporti umani. Una direzione di guerra. Uno sguardo bellicoso sulle cose. Una voglia di ferocia e dolcezza, alleate senza illusione. Un desiderio di dire per conquistare e di stare per condividere. Di vincere per convincere. Uno spettacolo sulla ferocia del vivere. Sull’arte come antidoto e polvere da sparo. Una ricognizione emotiva per cercare nuove alleanze, per formare, insieme al pubblico, un esercito che combatta in nome delle passioni e dell’oblio, un affermare un carisma collettivo. Un monologo per quattro attori, che a seconda dei luoghi, dei tempi e delle condizioni, prenderà forme diverse.


da mercoledì 6 a venerdì 8 NOVEMBRE 2013, SALA PROVE – TEATRO ASTRA
ROBERT TALARCZYK
CHEWINGUM REVOLUTION / TEATRO EUROPEO

regia Robert Talarczyk
con Beata Dudek, Davide Capostagno
elaborazione drammaturgica e adattamento Irena Switalska  
grafica e fumetto Hannes Pasqualini
testo liberamente tratto da Rewolucja balonowa di Julia Holewinska
FONDAZIONE TEATRO PIEMONTE EUROPA, TEATR POLSKI - BIELSKO-BIAŁA, TEATR ŚLĄSKI - KATOWICE
con il patrocinio AMBASCIATA POLACCA DI ROMA con il sostegno di ISTITUTO POLACCO DI ROMA  
in collaborazione con CONSOLATO POLACCO DI TORINO, COMUNITÀ POLACCA DI TORINO

Chewingum revolution, tratto dal testo Rewolucja balonowa di Julia Holewinska, è un divertente Good Bye, Lenin! in salsa polacca. Le esperienze e gli impulsi della generazione testimone degli ultimi colpi di coda del comunismo in Polonia e l’inesorabile avanzata di un mondo nuovo con le sue tentazioni, vengono raccontate dalla protagonista con una accorta alternanza di ironia, disincanto, leggerezza e lucidità poetica. Wiktoria parla delle difficoltà della vita quotidiana, delle code ai negozi sempre vuoti, delle speranze e delle paure in un confronto dialettico con un padre e una madre in bilico tra perplessità ed entusiasmo, un fratello in competizione, un laconico fidanzato italiano, parenti emigrati all’estero e altri buffi esempi di umanità varia legati al periodo del regime.


da giovedì 7 a sabato 9 NOVEMBRE 2013, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
SHAKESPEARE / TEATRO DELLA TOSSE
SOGNO DI UNA NOTTE D’ESTATE / CLASSICI

da William Shakespeare
di Emanuele Conte e Elisa D'Andrea / regia Emanuele Conte
/ assistente alla regia Yuri D’Agostino
scene Emanuele Conte e Luigi Ferrando / costumi Bruno Cereseto / luci Tiziano Scali
/ canzoni Viviana Strambelli

con Enrico Campanati, Linda Caridi, Bruno Cereseto, Sara Cianfriglia, Yuri D'agostino, Pietro Fabbri, Giulia Galiani, Mauro Lamantia, Marco Lubrano, Gianmaria Martini, Dario Sansalone, Viviana Strambelli
TEATRO DELLA TOSSE


Una scena onirica, cupa, fatta di terra, sovrastata da una ragnatela in cui i nostri personaggi sono rimasti incastrati. Un incubo ambientato in un bosco magico, in cui le pulsioni adolescenziali fanno da protagoniste.
Il testo di Shakespeare è stato riscritto da Emanuele Conte e Elisa D’Andrea, i quali pur mantenendo inalterata trama e personaggi, hanno ridisegnato le atmosfere puntando decisamente su una personale e originale lettura. In questa versione del Sogno è il tema della sessualità che viene messo in evidenza, esaminando le pulsioni tipiche della gioventù che comprendono sia la sfera fisica sia quella sentimentale. Le vicende dei giovani amanti nel corso della rappresentazione si aggrovigliano in una matassa difficile da districare, che alimenta la tensione erotica tra Lisandro, Elena, Ermia e Demetrio. La storia si svolge tra le ombre del bosco e la luce della reggia di Teseo. Nel bosco tutto è concesso e i ragazzi, ma anche i sovrani delle fate, possono dare libero sfogo alle loro pulsioni attraverso i turbamenti e le confusioni tipiche della gioventù. La luce della reggia di Teseo rappresenta invece il simbolico accesso alla maturità che rende più miti questi impulsi. Nel finale i giovani amanti, che assistono alla rappresentazione messa in scena dagli artigiani, hanno un atteggiamento di divertito distacco da quelle vicende che in fondo raccontano loro stessi.



da mercoledì 13 a domenica 17 NOVEMBRE 2013, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
FLAVIA MASTRELLA / ANTONIO REZZA / FONDAZIONE TPE
FRATTO _ X / TEMPI MODERNI

di Flavia Mastrella, Antonio Rezza
con Antonio Rezza
e con Ivan Bellavista
e con la partecipazione di Timoty Granger / (mai) scritto da Antonio Rezza
habitat di Flavia Mastrella / assistente alla creazione Massimo Camilli
disegno luci Mattia Vigo / organizzazione generale Stefania Saltarelli
REZZAMASTRELLA, FONDAZIONE TEATRO PIEMONTE EUROPA, TSI - LA FABBRICA DELL’ATTORE - TEATRO VASCELLO

Scrivono i due artisti: “Si può parlare con qualcuno che ti dà la voce? Si può rispondere con la stessa voce di chi fa la domanda? Due persone discorrono sull’esistenza. Una delle due, quando l’altra parla, ha tempo per pensare: sospetta il tranello ma non ne ha la certezza. L’Habitat Fratto _ X è una distesa di carne calda che genera figure antropomorfe. L’uomo porta sempre con sé il colore del tempo visibilmente trionfante sulla pelle. Il cervello è l’orpello che impedisce vigorosamente l’omologazione; la X, con destrezza nel tratto, sottolinea la centralità di esseri completamente inutili”.


da martedì 19 NOVEMBRE a domenica 1 DICEMBRE 2013, SALA PROVE – TEATRO ASTRA
GEORG BÜCHNER / EMILIANO BRONZINO / FONDAZIONE TPE
WOYZECK / CLASSICI

di Georg Büchner
con Lorenzo Gleijeses, Maria Alberta Navello e cast in via di definizione
scene di Francesco Fassone
regia di Emiliano Bronzino
assistente alla regia Maria José Revert
FONDAZIONE TEATRO PIEMONTE EUROPA

Woyzeck, dramma incompiuto per la morte dell’autore a soli ventiquattro anni, ci mostra un mondo chiuso, claustrofobico, da cui non esiste nessuna possibilità di fuga: una realtà che riesce a distruggere ogni umanità e sentimento nell'anima del protagonista. Siamo di fronte a una drammaturgia aperta, frammentata che si presenta come un labirinto da cui è impossibile uscire e in cui s’intrecciano poesia, psicologia, critica sociale: un'analisi spietata di come la violenza reiterata e continua possa spingere un uomo “giusto” a compiere il peggiore dei crimini. Eppure Woyzeck è, nonostante tutto, un atto grandissimo di amore verso l’umanità, un amore che nasce dalla nostra capacità di comprendere e commuoverci anche dell’orrore più profondo.




giovedì 21 e venerdì 22 NOVEMBRE 2013, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
EKO DANCE PROJECT / AGORA COACHING PROJECT
OPENING / PALCOSCENICO DANZA

coreografie di Pompea Santoro, Paolo Mohovich

È l’appuntamento autunnale che precede la rassegna Palcoscenico Danza.
Quest’anno l’Opening vede in scena giovani e talentuosi danzatori di due formazioni molto interessanti con coreografie di giovani coreografi insieme a quelle di nomi internazionali. Così vedremo in scena il torinese Eko Dance Project diretto dalla famosa danzatrice del Cullberg Ballet Pompea Santoro che presenterà alcuni pezzi storici come il duetto Adamo ed Eva di Birgit Cullberg, e alcuni estratti estratti dai balletti di Mats Ek Carmen e Fluke. Insieme a queste coreografie, Paolo Mohovich creerà per la stessa formazione un nuovo frammento, su musiche di Arvo Part, e precisamente sul brano creato dal noto compositore in memoria di Benjamin Britten, di cui si celebrano i 100 anni dalla nascita. Affiancata alla Eko Dance Project ci sarà Agora Coaching Project, con una nuova creazione di Pedro Lozano Gomez, giovane coreografo spagnolo nato in seno al Balletto Reale delle Fiandre. Una serata di grande danza eseguita dai giovani danzatori di domani.



da venerdì 29 NOVEMBRE a domenica 1 DICEMBRE 2013, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
ANNA BONAIUTO
LE PAROLE DI RITA / TEMPI MODERNI
racconto teatrale per voce, immagini e suoni dalla vita e dalle lettere di Rita Levi Montalcini

con Anna Bonaiuto / testo di Andrea Grignolio e Valeria Patera / progetto video Valeria Spera Disegno / luci Trui Malten
TIMOS TEATRO-EVENTI

Capita spesso che personaggi di chiara fama si consegnino alla nostra memoria e immaginazione con l’aura austera dell’età avanzata, quasi che giovani non fossero mai stati. Questo vale di certo anche per Rita Levi Montalcini che, dopo essere stata insignita del Premio Nobel per la medicina, è diventata un’icona internazionale dallo stile inconfondibile. Ma che indefesso impegno e rigore non necessariamente confliggano con allegria, umorismo e prontezza di spirito, ce lo conferma la lettura del suo epistolario e della sua biografia: c’è, in quella storia personale una trascinante vitalità, palpitante umanità ed energica giovinezza. Di qui il desiderio di ricostruire per il pubblico un incontro con questa figura straordinaria. Confermando un suo riconoscibile stile, la scrittura registica di Valeria Patera propone un inconsueto intreccio tra parole, immagini e suoni che tratteggiano un inatteso ritratto della grande scienziata.






da giovedì 5 a sabato 7 DICEMBRE 2013, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
LUIGI PIRANDELLO / GIANCARLO e FULVIO CAUTERUCCIO
UNO, NESSUNO E CENTOMILA / CLASSICI

di Luigi Pirandello
adattamento teatrale di Giuseppe Manfridi / con Fulvio Cauteruccio, Monica Bauco, Laura Bandelloni / regia Giancarlo Cauteruccio
TEATRO STUDIO KRYPTON

Con Uno, nessuno e centomila, spettacolo che ha trionfato al Teatro della Pergola di Firenze nel marzo 2011, Cauteruccio affronta per la prima volta la scrittura pirandelliana, scegliendo un romanzo. Fulvio Cauteruccio si muove in un labirinto di sedie dislocate su una scala-altare in cima a cui troneggia, immersa in un buco fino alla vita, il suo alter ego. La discesa nel profondo del protagonista, la sua lucida follia, il suo parlare pensato lo conducono alla totale dissipazione di sé, e l’immagine finale dello spettacolo lo vede interrato fino al collo. Ad officiare tutto il rito c’è uno specchio, occhio indagatore, che diviene simbolo dell’indeterminatezza della realtà. La storia dell’ ”umoristico antieroe della modernità”, viaggio amaro ed ironico dentro l’animo umano e la pena di vivere, da molti definito il “romanzo della solitudine dell’uomo”, fornisce l’occasione ai fratelli Cauteruccio di far convergere in quest’opera tutta la visionarietà, la fisicità, il rapporto tra corpo e spazio che per anni hanno analizzato e sviluppato nelle più diverse direzioni.



da martedì 10 a domenica 15 DICEMBRE 2013, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
LUCILLA GIAGNONI / FONDAZIONE TPE / CTB - TEATRO STABILE DI BRESCIA
ECCE HOMO / TEMPI MODERNI

di e con Lucilla Giagnoni
musiche di Paolo Pizzimenti / luci e video di Massimo Violato
FONDAZIONE TEATRO PIEMONTE EUROPA / CTB – TEATRO STABILE DI BRESCIA

Negli ultimi dieci anni scrivere spettacoli ha significato, per Lucilla Giagnoni, indagare, scavare intorno a questioni che da sempre la tormentavano. Ogni spettacolo è stato un momento insieme doloroso e felice di crescita che, com’è prevedibile, più che trovare risposte ha suscitato ogni volta nuove domande. Vergine Madre: qual è la via possibile per uscire dall’inferno? Big Bang: perché Dante chiude ogni cantica della Divina Commedia con la stessa parola, Stelle? Apocalisse: se le stelle ci indicano gli Inizi, quale sarà la nostra Fine?
L’Apocalisse si conclude con una frase misteriosa e al tempo stesso potentissima: “Chi ha Sete venga, chi Vuole prenda in dono l’Acqua della Vita”. È un’indicazione, un suggerimento, uno stimolo, una proposta per un grande cambiamento? La Giagnoni scrive: “Vorrei capire che significa veramente. Si parla di chi ha Sete, di chi ancora è capace di avere Desiderio, di muoversi verso una direzione che preveda un’evoluzione vitale. Si parla di chi ha Volontà, e dunque capacità di prendere non di pretendere. Si parla di Gratuità, di un’economia di scambio e perciò di Relazione fra gli Umani per noi oggi inconcepibile e rivoluzionaria. Si parla di Acqua, ciò di cui noi siamo fatti e dove nasce la Vita. Si parla di Vita. Vorrei chiamare il nuovo spettacolo Ecce Homo, Ecco l’Uomo.”









da venerdì 20 DICEMBRE 2013 a lunedì 6 GENNAIO 2014, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
ANDREA BELTRAMO / CLAUDIO INSEGNO / CARLOTTA IOSSETTI
SUITE DI COMPLEANNO / TEMPI MODERNI

di Robin Hawdon
regia di Claudio Insegno / con Carlotta Iossetti, Andrea Beltramo, Claudio Insegno, Guido Ruffa, Luisella Tamietto
musiche originali di Jacopo Fiastri
COOPERATIVA ARTISTICA INTERNATIONAL

Suite di compleanno è stata rappresentata per la prima volta in Inghilterra nel 1983. La commedia si svolge in due camere d'albergo comunicanti. Geoff Tippett ha organizzato una festa di compleanno per il suo vecchio amico Bob. Il "regalo" consiste in una suite d'albergo, champagne e una ragazza molto attraente di nome Mimì. In realtà Tippet vuole che l'amico Bob si riconcili con la moglie Liz, che ha prontamente invitato con l'obiettivo di far incontrare i due  coniugi in modo che possano finalmente risolvere i loro problemi, agevolati da un ambiente romantico. Naturalmente tutto va storto. Bob si aspetta Mimi, una prostituta, ma incontra invece una donna timida e infelice di nome Kate, la quale pensa che Bob sia Dick, un uomo che ha risposto ad un’inserzione su una rubrica di cuori solitari e che lei non ha mai visto. Dick è uno psichiatra dal cuore infranto che capita nella stanza sbagliata e s’imbatte in Liz, la moglie di Bob, che scambia prontamente per Kate. Una porta di collegamento tra le due camere, lasciata erroneamente aperta dal confusionario cameriere Tony, ingarbuglia tutto e tutti. Il finale è sorprendente. Suite di compleanno non è soltanto una frizzante commedia degli equivoci, ma una tenera riflessione sulla solitudine e su quell'imperscrutabile sentimento che è l'amore.


GIOVEDÌ 9 E VENERDÌ 10 GENNAIO 2014, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
EKO DANCE INTERNATIONAL PROJECT
TRA DI NOI (IL DIALOGO MUTO) / PALCOSCENICO DANZA


da venerdì 17 a domenica 19 GENNAIO 2014, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
LEWIS CARROLL / DAVID RIONDINO / PIERGIORGIO ODIFREDDI
ALICE MATEMATICA / TEMPI MODERNI

da Lewis Carroll
di e con David Riondino e Piergiorgio Odifreddi
GIANO SRL

Alice nel Paese delle Meraviglie, di Carroll, è un testo pieno di misteri matematici, finestre su mondi invisibili e paralleli, che un matematico come Carroll, l'autore, conosceva bene. Questi mondi possono somigliare a sogni, hanno dei sogni la stessa ragionevolezza. Piergiorgio Odifreddi ce li racconta con la consueta chiarezza, sollecitato dalla lettura di David Riondino del noto testo sulla celeberrima fanciulla. Sarà il testo stesso a portarci per mano: scritto come una novella da leggere ad alta voce, la nostra Alice non farà altro che farsi raccontare: saranno le digressioni di Odifreddi a prendere il posto di quelle  che nel racconto di una novella sono le risposte di chi narra alle inevitabili domande di chi, quasi sognando, ascolta. Riondino legge, commenta, interpella il Matematico, condivide con lui i dialoghi di Alice, impara in scena. I gatti del Cheshire che svaniscono e di cui resta il sorriso, i magici conigli, le carte matte e le teiere parlanti saranno naturalmente interpretate dai suoni di un trombone. Uscirete dall'esercizio con le idee felicemente confuse, ma sensibilizzati alla meraviglia.


da venerdì 17 a domenica 19 GENNAIO 2014, SALA PROVE – TEATRO ASTRA
LEWIS CARROLL / C.IE ZEROGRAMMI
LA GRAMMATICA DELLE NUVOLE / TEMPI MODERNI – PALCOSCENICO DANZA
una riscrittura da Alice nel Paese della Meraviglie di Lewis Carroll

progetto, regia e coreografia Stefano Mazzotta
con Chiara Guglielmi, Chiara Michelini, Stefano Mazzotta / collaborazione alla drammaturgia Fabio Chiriatti
C.IE ZEROGRAMMI coproduzione TEATRO BISMANTOVA
con il sostegno di Regione Piemonte, Mibac Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Alice è, in questo racconto danzato, la portavoce di un’inquietudine dell’assoluto che appartiene a numerosi personaggi della letteratura mondiale. Apparentemente destinati alla resa, in dissintonia con una realtà verso cui si sentono estranei, sono l’espressione della coscienza dell’assurdità, dell’indifferenza del mondo e dell’impossibile riscatto dagli schemi mediati e imposti dalla società. Alice è espressione di una natura fatta di dubbio, incertezza, irresolutezza che la proietta verso un avvenire dove imperano la domanda e l’attesa. Simbolo dell’angoscia, dell’inquietudine umana di fronte all’incognita del destino e del futuro. Parla senza capo né coda, è assurda, magnetica. Filosofa singolare in grado di trovare l’eterno nell’ordinario, di vedere l’invisibile. Racconta una storia d’interrogativi che smarriscono, di ragionamenti lucidi e di deliri. Così il racconto di Alice, ora angosciante come ogni perdita, ora emozionante come ogni partenza, diventa un invito a chiudere gli occhi per accettare l’impossibile e lo straordinario.


da giovedì 23 a sabato 25 GENNAIO 2014, SALA PROVE – TEATRO ASTRA
COMPAGNIA COSTANZO / ROBERTO RUSTIONI
TRE ATTI UNICI DA ANTON CECHOV / CLASSICI

ideazione e regia Roberto Rustioni / con Antonio Gargiulo, Roberto Rustioni, Valentina Picello, Roberta Rovelli
traduzione ed adattamento Roberto Rustioni / drammaturgia Chiara Boscaro / consulenza Fausto Malcovati
assistente alla regia Luca Rodella / movimento e coreografie Olimpia Fortuni
FATTOREK, ASSOCIAZIONE TEATRO C/R, OLINDA in collaborazione con Festival Castel dei Mondi di Andria 
si ringrazia per la collaborazione la Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano

Tre atti unici da Anton Cechov è una riscrittura scenica che tenta di scardinare la struttura chiusa dei tre atti unici (L’orso, La domanda di matrimonio, L’anniversario), rompere un genere allontanandosi anche da connotazioni storico-geografiche folkloristiche per arrivare al non transitorio, all’universale presente in questi piccoli gioielli cechoviani. Anton Cechov cercava di catturare la vita così com’è, lontano dal soggettivismo e dal facile lirismo. Cercava un’emozione che non fosse sentimentalismo, un senso del tragico che non fosse melodramma, un umorismo per nulla grossolano. Detestava la magniloquenza e la retorica. A teatro non sopportava gli attori che recitavano troppo. In una lettera al fratello, Cechov scriveva che gli esseri umani sono ridicoli 48 settimane all’anno, il nostro è un destino ridicolo. Proviamo ad aprire queste scatole comiche per scovare immagini naturali, vere, squarci di vita che si aprono e chiudono in un lampo. In questa prima fase di approfondimento abbiamo lavorato a una recitazione tesa ad una verità scenica, per essere autenticamente noi stessi sul palcoscenico. Abbiamo sviluppato una ricerca sul corpo, sui corpi isterici e nevrotici, corpi che esplodono e crollano, il corpo come veicolo per cui il teatro entra nella vita. Vediamo se resta qualcosa dello sguardo delicato e ironico di Cechov sulle cose, sul mondo, su di noi…


da venerdì 24 a domenica 26 GENNAIO 2014, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
GIAN LUIGI CARLONE / GIORGIO LI CALZI / JOHNSON RIGHEIRA / FONDAZIONE TPE
ITALIANI / SPAZI SONORI

con Gian Luigi Carlone (voce, sax, elettronica), Giorgio Li Calzi (elettronica, arrangiamenti, tromba), Johnson Righeira (voce)
collaborazione alla regia Banda Osiris
FONDAZIONE TEATRO PIEMONTE EUROPA

La canzone italiana nelle sue svariate forme, la canzone italiana giocata e tradita, la canzone italiana reinterpretata, la canzone italiana rivista e scorretta, 12 quadri di un’Italia rappresentata da 12 canzoni di diversa estrazione e periodo. Tre musicisti in scena, un trio improbabile e radicale che affronta la musica in modo teatrale. Per ogni canzone un quadro, una scena, che ci porta al di là del suo mondo sonoro, ci racconta delle influenze, della genesi di quel pezzo: un momento di storia dell’Italia reale, passata e presente. Dal Canto degli Italioti di Dario Fo a L'Italiano di Cutugno, passando per Enzo Del Re e Fabrizio De Andrè.


da martedì 28 a giovedì 30 GENNAIO 2014, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
TEDACÀ
STREET STRITT / TEMPI MODERNI

idea e regia Simone Schinocca e Valentina Aicardi
coreografie e performance Le Balleronze ovvero Federica Beccaria, Giulia Guida, Valeria Pugliese, Valentina Renna, Viviana Stizzolo
supervisione coreografica Simona Maggi / costumi Agostino Porchietto
scenografie Sara Brigatti / progettazione grafica silviogiordano.it
elaborazioni musicali Diego Trigilia / coordinamento tecnico Andrea Rizzitelli, Giuseppe Venuti
si ringraziano gli educatori e la Cooperativa Valpiana per averci donato la favola del Burattino
si ringrazia Ri-cercatiper le strutture sceniche Sga bello
TEDACÀ
in collaborazione con L'Università degli Studi di Torino,
Dipartimento Cultura Politica e Società, Corsi di Laurea in Servizio sociale e Politiche e servizi sociali

StReet StRiit è un’opera coreutica che racconta la storia di alcune ragazze un po’ frivole, che si ritrovano a dover affrontare la gravidanza – imprevista – di un’amica. Dopo la nascita della bimba, la neomamma si mostra incapace di affrontare la situazione in maniera adulta: per esempio, risolvere i propri problemi di relazione con la bimba attraverso dei regali, piuttosto che mostrarle amore e comprensione, è una scorciatoia pericolosa ma indubbiamente facile. In seguito, la donna cerca di rafforzare il proprio ruolo ostentando autorità e impone regole spesso contrastanti, senza riflettere sulle reali esigenze della figlia. Il risultato di questo comportamento è una ragazzina-marionetta che possiede fili tanto intricati da sembrare ormai incapace di muoversi. StReet StRiit si basa su una favola scritta dagli educatori di Valpiana, cooperativa che si occupa di disagio giovanile, traendo spunto dalle storie di alcuni ragazzi ospitati in centri educativi diurni e in comunità alloggio. La favola è nata al termine di un percorso formativo degli stessi educatori sulla narrazione, un seminario organizzato da Tedacà e condotto da Simone Schinocca. Così le storie dei ragazzi incontrati dagli operatori sono confluite nella vicenda di questa giovane marionetta umana, simbolo dell’adolescenza, di quel momento della vita in cui si ha maggior bisogno di una guida, per sostenere un percorso coerente verso la maggiore età.



da venerdì 31 GENNAIO a domenica 2 FEBBRAIO 2014, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
CHORDELOS DE LACLOS
LE RELAZIONI PERICOLOSE / CLASSICI

dal romanzo epistolare di Choderlos de Laclos
con Fausto Cabra,
Silvia Giulia Mendola, Cristina Odasso, Alberto Onofrietti
regia e adattamento Silvia Giulia Mendola / assistente alla regia Silvia Borsari / costumi
Simona Isgrò e Accademia dei Filodrammatici
calzature Pedrazzoli / coreografie Alejandro Angelica / regia e adattamento Silvia Giulia Mendola
assistente alla regia Silvia Borsari
PIANOINBILICO

Chordelos de Laclos racconta che incontrò un uomo con la reputazione di “rubacuori”, un uomo nato per “capire le donne e gli inganni nei quali esse sono così esperte”. Prese appunti sulla conversazione avvenuta tra loro, li unì ad alcuni aneddoti minori della sua gioventù e inventò tutto il resto; così nacquero Les liaisons dangereuses. Il testo racconta l’alta società francese del ‘700, mostra una classe dirigente sterilmente egocentrica, corrotta e condannata all’autodistruzione; il nodo centrale su cui si concentra l’autore è il fallimento dei suoi cinici personaggi, vittime della presuntuosa illusione di poter seguire i dettami dalla ragione fino alle conseguenze estreme, deridendo e accantonando, ma segretamente temendo, passioni e sentimenti.


mercoledì 5 e giovedì 6 FEBBRAIO 2014, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
MARTA CARRASCO
BIJOUX / TEATRO EUROPEO - PALCOSCENICO DANZA

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creazione, regia e interpretazione Marta Carrasco, Ramon Oller
scene Marta Carrasco, Ramon Oller, Pau Fernández, Pep Garcia Cors / realizzazione scenografie Dario Aguilar
/ luci Quico Gutiérrez
Montaje
musiche José Antonio Gutiérrez
/ costumi Marta Carrasco, Ramon Oller, Pau Fernández
/ trucco Pau Fernández
/ direzione tecnica Antoni Vilicic

tecnico del suono Joan Valldeperas
/ fotografia David Ruano

produzione SALOMETA SL
/ produzione tecnica Antoni Vilicic
/ produzione esecutiva Rosa Isart

coproduzione CAET-CENTRE D’ARTS ESCÈNIQUES DE TERRASSA
/ collaborazione alla produzione Festival Temporada Alta de Girona

con il sostegno di Departament de Cultura-Generalitat de Catalunya, Institut Ramon Llull, INAEM-Ministerio de Cultura
 

ringraziamenti
CCVV (Centre Cultural de Vilanova del Vallès), L’Estruch (Sabadell), Pep Bou


La creazione teatrale è da sempre un atto di coraggio: creativo, sociale, personale, fisico. A volte, tra il pubblico, c’è chi vorrebbe essere attore, qualcun’altro che vorrebbe essere coreografo. Questo spettacolo li incoraggia a provare, mostrando la bellezza, la passione e l’emozione suscitate dalla danza sul palco di due interpreti, che sono riconosciuti anche per le loro affinità, Marta Carrasco e Ramon Oller: la reunion di due anime peculiari. Complicità in dialogo o monologo dei corpi. Movimenti, passioni e momenti importanti delle loro rispettive carriere artistiche. Uno stesso modo di intendere l’arte e l’emozione della vita. La differenza e la similitudine, faccia a faccia, senza reti di protezione o barriere, con le anime totalmente aperte, in questi tempi di fotosintesi dispettose e mondi spezzati.




da venerdì 7 a domenica 9 FEBBRAIO 2014, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
SHAKESPEARE / ANDREA BARACCO
GIULIO CESARE / JULIUS CAESAR / CLASSICI

di William Shakespeare
adattamento di Vincenzo Manna e Andrea Baracco / regia Andrea Baracco
con Giandomenico Cupaiuolo, Roberto Manzi, Ersilia Lombardo, Lucas Waldem Zanforlini, Livia Castiglioni, Gabriele Portoghese
scene Arcangela di Lorenzo / consulente ai costumi Mariano Tufano / disegno luci Javier Delle Monache / regista assistente Malvina Giordana
369GRADI, LUNGTA FILM in collaborazione con TEATRO DI ROMA

Nel Giulio Cesare Shakespeare mette in scena una società in via di estinzione (quanta lungimiranza!), una società colta esattamente nell’attimo terminale del proprio crollo, una società vittima del suo fallimento intellettuale, spirituale e politico. Shakespeare scatta una “fotografia” di una Roma livida e ferocemente allucinata dove sullo sfondo, al di là dei colli e dei monumenti, compaiono le nitide sagome di avvoltoi e di famelici cani rabbiosi pronti a scagliarsi con insaziabile violenza addosso a corpi mal conciati dal crollo fisico e nervoso. La Roma disegnata da Shakespeare è una città che vive sotto un cielo di piombo, sotto l’ombra di un’ingombrante corona di ferro, una città di silenzi che si fanno culla di improvvisi rumori, assordanti; è una Roma dove si sentono scrocchiare mandibole e strofinare violentemente mani l’una contro l’altra, in cui i corpi, sfiorandosi, producono sordi suoni di lamiera; è una Roma nascosta, che suona di passi solitari e furtivi, di verità indicibili che esplodono in pensieri assordanti, in sogni e in visioni apocalittiche.
da mercoledì 12 a venerdì 14 FEBBRAIO 2014, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
ALEKSANDR OSTROVSKIJ / GUIDO DE MONTICELLI / TEATRO STABILE DELLA SARDEGNA
LUPI E PECORE / CLASSICI

di Aleksandr Ostrovskij / traduzione Roberta Arcelloni / regia Guido de Monticelli

scene Arianna Caredda
/ costumi Zaira De Vincentiis
/ regista assistente Rosalba Ziccheddu
con Corrado Giannetti, Paolo Meloni, Marco Spiga, Maria Grazia Sughi, Luigi Tontoranelli, Valeria Cocco, Mariagrazia Pompei
TEATRO STABILE DELLA SARDEGNA

Lupi e pecore, tra i capolavori di Aleksandr Ostrovskij - padre, insieme a Gogol’ della grande drammaturgia russa - è una commedia nerissima e divertentissima. Ambientata in un villaggio di provincia, trae la sua vicenda da una cronaca giudiziaria del 1874 in cui i lupi e le pecore si inseguono scambiandosi vicendevolmente i ruoli. E, sembra dirci Ostrovskij, non vi sarebbero i lupi se non prosperassero le pecore. Solo l’arrivo nel villaggio del più evoluto e “per bene” dei personaggi, un intraprendente e affascinante uomo d’affari, in viaggio da Pietroburgo, mette fine a questa infinita spirale. Con un insieme di accorte e rapide mosse che contemplano anche la sistemazione di un paio di affari sentimentali, il personaggio diviene proprietario dei grandi boschi dei dintorni che di lì a poco moltiplicheranno il loro valore per l’imminente arrivo della linea ferroviaria transiberiana. Poco prima un abitante del villaggio si era rivolto a un altro dicendogli: Scusate la domanda indiscreta. Avete mai saputo la differenza fra un’azione buona e una cattiva? E lui aveva risposto: Questa è filosofia: noi che ne sappiamo?


sabato 15 FEBBRAIO - martedì 25 MARZO - martedì 29 APRILE 2014
SALA PROVE – TEATRO ASTRA
RADIOSPAZIO CREATIVO / ALBERTO GOZZI
OLTRE IL MICROFONO / TEMPI MODERNI

di Alberto Gozzi

Un ciclo di spettacoli radioteatrali: una “radio che si vede”, le cui voci corrispondono a corpi che si muovono, si alternano ai microfoni, stabiliscono relazioni, creando una vita parallela e sotterranea alla parola, che usa lo spazio scenico come una zona di mezzo, ibrida e inconsueta.
15 febbraio - Arthur Schnitzler, Il ritorno di Casanova. Dopo un lungo esilio, Casanova ritorna ai confini della Serenissima in attesa che il Consiglio dei Dieci gli conceda la grazia di rientrare a Venezia. Ma l’eroe, nonostante sia illuso che il suo mito l’abbia sottratto al tempo, dovrà rendersi conto che tutto è mutato: il mondo e, con esso, anche le donne.
26 marzo - Luigi Pirandello, Il pipistrello. In un’arena, una compagnia di comici sta ultimando le prove di una buona, vecchia commedia di repertorio, quando un pipistrello plana in palcoscenico seminando il panico fra le signore attrici. La prima donna teme che il raid si ripeta, si rifiuta di proseguire senza garanzie, ma chi può controllare l’imprevedibile mammifero? Domina l’incertezza, e l’onesta commedia di routine si trasforma in un’avventura che Pirandello rappresenta con paradossale e lucida comicità.
29 aprile - Alberto Gozzi, Occhi di tonno. La “Far Eastern Economic Review Asian” divulga la straordinaria scoperta di uno scienziato: gli occhi di tonno contengono una speciale sostanza che incrementa le capacità cerebrali. Un tycoon senza scrupoli, proprietario di un buon numero di reti televisive, diffonde in tutto il pianeta pillole d’occhi di tonno. Il successo del nuovo prodotto è straripante. C’è solo una controindicazione: il loro consumo produce un’aggressività che può portare all’omicidio. Chi fermerà il delitto di massa? E perché fermarlo?


sabato 22 e domenica 23 FEBBRAIO 2014, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
VITTORIO ALFIERI / BEPPE NAVELLO / FONDAZIONE TPE
IL DIVORZIO / CLASSICI

di Vittorio Alfieri
con Stefano Moretti, Marcella Favilla, Daria-Pascal Attolini, Riccardo De Leo, Alessandro Meringolo,
Riccardo Ripani, Diego Casalis, Camillo Rossi Barattini, Roberto Carrubba, Francesco Gargiulo
regia Beppe Navello
scene Francesco Fassone / costumi Barbara Tomada / musiche Germano Mazzocchetti / luci Mauro Panizza
FONDAZIONE TEATRO PIEMONTE EUROPA

Mi è sempre sembrata straordinaria la figura d’Alfieri: e mi è tornata in mente in questo periodo particolarmente difficile della nostra accidentata vita civile. Così ho trovato particolarmente bello proporre l’ultima commedia del conte astigiano a una pattuglia di giovani attori provenienti da tutta Italia: non è un caso che la mia generazione abbia dimenticato il repertorio alfieriano, tutto deve essere facile, commestibile e digeribile nel mercato triturante dello spettacolo nostrano. Ma i giovani, ai quali stiamo consegnando un paese per il quale ogni giorno sentiamo vergogna, si sono appassionati nel raccontare questa commedia amara e divertente di vita all’Italiana: e con loro mi sono sentito meno frustrato nelle scelte del mio mestiere di regista che da troppo tempo si misurava con le poche opportunità offerte dalla prudenza dei nostri cartelloni. Sentire lo sdegno sarcastico di Alfieri, riproporlo al pubblico con la forza di un lessico esemplare per sobrietà e ricchezza espressiva, libera lo spirito costretto nelle poche centinaia di espressioni alle quali è definitivamente condannata la lingua italiana contemporanea; e travestire i suoi personaggi con i caratteri eterni della mediocrità patria, con i ceffi imperituri dell’impudenza sociale, della politica gaglioffa, dell’ambiguità morale ci fa capire che qualcosa di eterno e imperituro è all’origine della nostra secolare decadenza.


da martedì 25 FEBBRAIO a domenica 9 MARZO 2014, SALA PROVE – TEATRO ASTRA
BORINI / CURALLO / TOMALINO / GANDOLFO / FONDAZIONE TPE
MUSICAL LIGHT / SPAZI SONORI
una storia dietetica del musical per voce, pianoforte e aneddoti

un progetto di Andrea Borini, Matteo Curallo e Paola Tomalino in collaborazione con Vincenzo Caruso
con Matteo Curallo, Paola Tomalino, Simone Gandolfo
scene Francesco Fassone
testo e regia di Andrea Borini
FONDAZIONE TEATRO PIEMONTE EUROPA

Il Musical è la forma di intrattenimento spettacolare per eccellenza della cultura americana del ventesimo secolo. Un’espressione artistica che, mescolando teatro di prosa, opera, danza, varietà e inserendo le nuove orchestrazioni e la nuova musica che si affacciava nei primi anni del ‘900, creò un genere innovativo e affascinante, subito popolarissimo. Musical Light è la storia sintetica e luminosa di un genere teatrale e cinematografico che prospera sotto le luci della ribalta di tutto il mondo, un viaggio attraverso un secolo di canzoni e di racconti che hanno emozionato e divertito milioni di persone e hanno raccontato un pezzo di storia dello spettacolo. Come tre artisti che percorrono la strada verso il successo, i protagonisti di Musical Light vedono sfilare davanti a loro e ripercorrono le creazioni e le vicende dei grandi artisti della storia del musical, in un viaggio attraverso il tempo, lo spazio e i generi, che porta il pubblico nei luoghi e nelle epoche in cui il teatro musicale si è formato, nei cinema dove i grandi film musicali hanno portato il genere al vasto pubblico, nei teatri di tutto il mondo dove il musical è diventato lo spettacolo più globale e seguito. That’s entertainment!


giovedì 27 FEBBRAIO 2014, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
AAKASH ODEDRA
RISING / PALCOSCENICO DANZA

coreografie di Russel Maliphant, Sidi Larbi Cherakoui, Akram Khan
progetto commissionato da DanceXchange, Sampad, The Hat Factory, Leicester, Leicestershire and Rutland Dance, South East Dance, New Art Exchange, The Place, Curve e finanziato da Arts Council England e Akademi
AAKASH ODEDRA

Rising è la nuova performance a serata completa di Aakash Odedra, un vero e proprio viaggio esplorativo nei processi e nell’estetica del danzatore e coreografo angloindiano. Presentato con successo alla BDE di Londra a febbraio 2012, lo spettacolo comprende 3 diversi lavori di importanti coreografi: Cut di Russell Maliphant, Constellation di Sidi Larbi Cherakoui; In The Shadow Of A Man di Akram Khan. Accanto a queste, Aakash propone anche una creazione contemporanea della danza tradizionale indiana Kathak, coreografata da lui stesso in cui traspare la formazione nelle danze Kathak e Bharatanatyam arricchita e personalizzata dalla danza contemporanea. Una sequenza di video e musiche - frutto della collaborazione tra John Marc Gowans e Aakash Odedra - intervalla le performances.


giovedì 6 MARZO 2014, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
AGORA COACHING PROJECT
MADE IN ITALY 10.0 / PALCOSCENICO DANZA

direzione artistica Michele Merola ed Enrico Morelli
WUNDERBAR coreografia Richard Wherlock
musica Johann Strauss
FANTASIESTUCKE II coreografia, costumi e luci Paolo Mohovich
/ musica Robert Schumann (Fantasiestucke op. 73 per pianoforte e Violoncello)
NUOVA CREAZIONE coreografia Karl Alfred Schreiner

Agora Coaching Project è un progetto annuale di perfezionamento nella danza rivolto a danzatori di età compresa fra i 17 e i 24 anni nato da un’idea di Michele Merola e Enrico Morelli. Viene sostenuto dallʼAssociazione Progetto Danza di Reggio Emilia. Agora si prefigge di formare artisti pronti ad affrontare in maniera flessibile e con proprie valenze la varietà di domanda/offerta del mercato internazionale della danza. Made in Italy 10.0 è uno spettacolo, un contenitore flessibile all’interno del quale vengono presentate le creazioni dei coreografi ospiti di Agora.



da martedì 11 a domenica 23 MARZO 2014, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
BEPPE NAVELLO / FONDAZIONE TPE / TEATR ŚLĄSKI - KATOWICE
CINEMA! / TEATRO EUROPEO

cast in via di definizione
di Beppe Navello
scene Francesco Fassone / costumi Brigida Sacerdoti
FONDAZIONE TEATRO PIEMONTE EUROPA, TEATR ŚLĄSKI - KATOWICE

Cinema! è un film muto in palcoscenico, una storia ingenua di amori tra due coppie con un terzo incomodo femminile, raccontata al modo dell’antica cinematografia degli esordi; quella basata sull’espressività di attori sapientissimi nell’uso dei gesti, dell’espressività facciale degli sguardi, della forza del corpo. Il tutto, però, realizzato in palcoscenico, con le tecniche cigolanti della scenografia che finge in una scatola nera le inquadrature del cinema, i primi piani, i piani americani, l’effetto notte e giorno, le sequenze rapidissime di montaggio: nell’edizione del 2007, in un’ora e dieci minuti di spettacolo si contavano una cinquantina di cambi rapidissimi di scena.
Quando si è realizzato l’accordo tra il nostro Tpe e il teatro polacco diretto da Robert Talarzcyk e si cercavano ragioni e stimoli per un lavoro in comune, la felice esperienza di quella mia realizzazione di sette anni fa mi è sembrata la più adatta a mettere insieme artisti di lingua e cultura diversa: così diversa da rendere molto difficile la comunicazione verbale. E dunque con i cinque attori di quel lontano teatro polacco che sceglierò presto, attraverso un paziente lavoro di improvvisazione per trovare i gesti e le espressioni più efficaci, accadrà forse il miracolo di una nuova creazione autonoma rispetto a quella di allora. Anche perché il teatro è spettacolo dal vivo e si fa sempre nel presente, non si resuscita mai dal passato anche più glorioso e di successo.


da venerdì 28 a domenica 30 MARZO 2014, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
CARLO GOLDONI / COOP ATTORI E TECNICI / TEATRO BLU
LA BOTTEGA DEL CAFFÈ / CLASSICI

di Carlo Goldoni
regia Luca Bargagna
con Viviana Altieri, Vincenzo D’Amato, Elisabetta Mandalari, Alessandro Marverti, Luca Mascolo,
Alessandro Meringolo, Massimo Odierna, Marco Palvetti, Sara Putignano
 COMPAGNIA BLUTEATRO in collaborazione con COMPAGNIA ATTORI E TECNICI

La bottega del caffè è una commedia corale dove il protagonista assoluto è la piazza, spazio pubblico che diviene luogo privato in cui le relazioni e le debolezze sono insistentemente esibite e spiate fino al parossismo. La scena è essenziale fatta di linee nette e di relazioni tra il pieno e il vuoto, tra l’esterno del campiello (spazio dell’intimo) e l’interno delle case (spazio della convivialità e del vizio) il cui solo tratto evidente sono le finestre, foro da cui spiare ciò che accade fuori. La costruzione drammaturgica crea l’illusione che i personaggi e gli eventi capitino per caso sotto gli occhi degli spettatori costringendoli nel ruolo del voyeur, esattamente la stessa parte che interpretano i personaggi della commedia. Non manca chi osserva attraverso lenti distorte tutto quel che accade per riportarlo poi a modo suo. Il pettegolo da bar, vittima e carnefice come gli altri, diverrà il capro espiatorio della vicenda; ed è attraverso la punizione inflittagli che tutti i contrasti sembreranno risolversi in una rinnovata armonia fra gli abitatori della piazza. Parafrasando Laforgue si potrebbe concludere dicendo che tutto rientrerà nell’ordine.


giovedì 3 e venerdì 4 APRILE 2014, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
DANTZAZ KOMPAINIA – PAOLO MOHOVICH
ARTE AN / PALCOSCENICO DANZA

con Marco de Alteriis, Anneleen Dedroog, Emmanuel Dobby, Mireia González, Leonor Henriques, Anna Jirmanová, Hugo Mercier, Guillermo Millán, Daniel Navarro, Marine Sánchez
HEART APPLE coreografia Itzik Galili/ musica Mercedes Sosa/ luci Yaron Abulafia / costumi Natasja Lansen
A PLACE BETWEEN coreografía Lukas Timulak/ musica Santaolalla, Hauschka, Arvo Pärt
luci Yaron Abulafia / costumi Lukas Timulak
FLASH DE LUXE coreografía Itzik Galili/ musica Paxkal Indo/ luci Yaron Abulafia/ costumi Itzik Galili
+
DANCES IN THE SHADE coreografía Paolo Mohovich

Lo spettacolo Arte An, ideato da Adriana Pous, si compone di tre coreografie: con Arte An, la compagnia collabora nuovamente con il coreografo di fama internazionale Itzik Galili che riprende la creazione del 1992 Earth apples, e con una creazione esclusiva Flash de luxe. In queste coreografie si mescolano con maestria l’energia dei nostri giovani ballerini ed una destrezza inusuale sulla scena. Nella seconda parte il giovane coreografo slovacco, Lukas Timulak, propone il lavoro intitolato A place between: ovvero un momento tra due azioni, tra due appuntamenti, tra la nascita e la morte. La nostra storia è storia di relazioni, dell’essere tra qui e l’altrove, tra un prima e un dopo.


da venerdì 4 a domenica 6 APRILE 2014, SALA PROVE – TEATRO ASTRA
ALDO NOVE / TEATRO I
ULTIMA NOTTE MIA / SPAZI SONORI

un monologo di Aldo Nove
con Erika Urban
progetto e regia Michele De Vita Conti
TEATRO I

Mia Martini è stata trovata riversa sul suo letto, le cuffie ancora sulle orecchie, una mattina del maggio 1995. Stava lavorando ad una sua canzone. Moltissime cose si son dette sulla sua morte. Poche vere o plausibili ma tutte clamorose. Pur senza ignorarle, non è certo la ricerca di una qualche verità o della soluzione di un giallo, che ci anima. La vita di Mia Martini è un esempio raro, se non unico, di come l’ignoranza e l’invidia possano distruggere non solo la carriera di una persona, ma la persona stessa. Qui i teppisti sono travestiti da produttori discografici, da impresari, da intellettuali e soprattutto, da artisti. Tutto un ambiente, per solito considerato “aperto” e all’avanguardia, ha scientemente massacrato per anni e anni non solo una persona, ma un’artista di grandissimo talento, per mezzo di uno stereotipo medievale. Fino a costringerla al ritiro dalle scene, al silenzio, all’esilio. Un’etichetta, quella della innominabile iettatrice, che una volta appiccicata, non permette alcuna autodifesa: “Se dicessero che ho l’AIDS, potrei fare un test e smentirli, ma così...”, pare abbia detto la stessa Martini alla sorella Loredana Berté. Cerchiamo allora di far raccontare a lei stessa quella storia, in mezzo ad altre storie della sua vita, ai suoi sogni infantili, alla sua famiglia lacerata da un padre quasi sempre assente o, se presente, violento.


da venerdì 10 a domenica 13 APRILE 2014, SALA PROVE – TEATRO ASTRA
CAMUS / BARTOLI / FEDERICO / VIRANDO
IL MALE INTESO / TEMPI MODERNI

riscrittura de Il Malinteso di Albert Camus
con Valentina Virando, Alessandro Federico, Lorenzo Bartoli
riscrittura a cura di Marco Racca, Alessandro Federico
progetto e regia Alessandro Federico
COMPAGNIA PROPRIETÀ COMMUTATIVA


La scrittura agile, scarna, ispirata a Camus, ci permette di indagare a fondo gli aspetti più primordiali dell'animo umano. Uno squallido albergo di una qualsiasi provincia. Una Madre e una Figlia Marta. Gestiscono l'albergo e uccidono i clienti più ricchi per derubarli, per avere più soldi, per poter andare al Mare. Un giorno ritorna il Figlio scappato di casa vent'anni prima. È felice, è sposato con Maria. Non riesce a farsi riconoscere, non trova le parole, viene ucciso. Davvero non l'hanno riconosciuto?


da venerdì 11 a domenica 13 APRILE 2014, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
RAFAEL SPREGELBURD / LORENZO GLEIJESES
SPAM / TEMPI MODERNI


di Rafael Spregelburd
regia Rafael Spregelburd
/ interprete Lorenzo Gleijeses
musiche
originali eseguite dal vivo e video project Alessandro Olla / spazio scenico Roberto Crea
light designer Gigi Ascione / movimenti coreografici Marco Mazzoni / aiuto regia Manolo Muoio / assistente alla regia Laura Amalfi
traduzione italiana Manuela Cherubini / area tecnica Rosario D'Alise / collaborazione alla creazione musicale Zypce
realizzazione scene e oggetti Michele Gigi / motion grafics Elisa Marras (Multiforme) / illustrazioni Valentina Olla
apparizioni in video Maria Alberta Navello, Laura Amalfi, Pino Frencio, Patrizia Frencio, Manolo Muoio
voci documentari Eblaiti Laura Amalfi, Manolo Muoio / fotografia Caravaggio cinese Nicolás Levin 
ufficio stampa Paola Rotunno / organizzazione Luca Marengo
un progetto di Lorenzo Gleijeses e Rafael Spregelburd
FONDAZIONE CAMPANIA DEI FESTIVAL - NAPOLI TEATRO FESTIVAL ITALIA, FESTIVAL DELLE COLLINE TORINESI, TEATRO STABILE DI CALABRIA,
TEATRO A CORTE, TICONZERO in collaborazione con Ambasciata Argentina in Italia

Nato nel 2010 dall'incontro tra uno dei più importanti drammaturghi della scena mondiale, Rafael Spregelburd, e l'attore e regista italiano Lorenzo Gleijeses, Spam è la storia di un professore universitario che, rispondendo ad una e-mail, scivola in un complicatissimo intrigo internazionale che coinvolge banche, conti su Pay Pal e uno zio assassino a Kuala Lumpur. È il dramma risibile di un uomo perduto in una rete culturale tanto quotidiana quanto assurda. È l'epopea di un uomo che, soffrendo di una temporanea amnesia, prova a ricostruire la propria identità a partire dalle tracce lasciate nel pc: tra bambole cinesi contraffatte e smoking di James Bond. Si tratta di 31 scene brevi, sorteggiate dall'attore in ordine casuale. Dalla frammentazione di questo racconto - emozionale, disperato, comico - scaturiscono le molteplici letture che costituiscono la ricchezza espressiva del testo: dietro all'azione costruita su elementi della cultura pop (James Bond, leggende metropolitane, Karaoke, Google Translator), lo spettatore riconoscerà tracce di Walter Benjamin, di Freud, di Lacan, di Žižek. Spam sancisce il ritorno alla scrittura di Spregelburd (che non componeva nuove opere da un biennio) e il suo debutto alla regia sui palcoscenici italiani. Il monologo è scritto in forma di Sprechoper (un'opera parlata) con un musicista dal vivo.  La composizione d'ensemble di Alessandro Olla, in collaborazione con l'argentino Zypce, si basa sulla sperimentazione elettronica e l'ibridazione acustica, tramite l'uso di strumenti non convenzionali, rumori di macchine industriali, video documentari e paesaggi sonori con diversi gradi di virtualità.


giovedì 17 APRILE 2014, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
COMPAGNIA DANIELE NINARELLO
ROCK ROSE WOW / PALCOSCENICO DANZA

concept e coreografia Daniele Ninarello  / performance Annamaria Ajmone, Marta Ciàppina e Daniele Ninarello / drammaturgia Carlotta Scioldo
musiche Mauro Casappa / set Paolomatteo Patrucco / disegno luci Cristian Perria / organizzazione Irene di Chiaro
TANZTENDENZ MÜNCHEN (D), FONDAZIONE FABBRICA EUROPA PER LE ARTI CONTEMPORANEE, LAVANDERIA A VAPORE,
CENTRO DI ECCELLENZA PER LA DANZA DI COLLEGNO, BALLETTO DELL’ESPERIA

Rock Rose WoW tenta di scolpire il profilo di tre distinti corpi che eccedono verso il proprio ego. La regola del gioco è una sola: esibire, senza pudori, il meglio. In mostra silenziose rivoluzioni volontariamente spogliate di pathos romantico e dietro le quali si celano, come sostegno invisibile, le pieghe grottesche dell’animo umano. Il gioco è leggero e candido. Il confine della decenza non delimitato. In scena la spettacolarizzazione di un qualsiasi piccolo dramma di fronte ad un pubblico improvvisato, presente al momento, non organizzato, ma necessario perché la bella fragilità dell’Ego incompiuto trovi conferma. Analizzando da diverse prospettive il tema della corsa alla realizzazione del sé, riflettiamo sulle molteplici personalità che si formano in noi, tutte differenti, e sulle infinite potenzialità sigillate e perse nel tempo, che implodono in un drammatico e grottesco bisogno di una qualsiasi conferma perché il sogno possa esistere anche solo per un istante di gloria. Il risultato è limpido, lineare, una proposta che non prevede una retrospezione psicologica che vada al di là dell’immediatezza della percezione.


giovedì 8 e venerdì 9 MAGGIO 2014, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
VIARTISTI TEATRO / MASSIMO VERDASTRO / SISTEMA TEATRO TORINO E PROVINCIA
GILGAMES / TEMPI MODERNI

di Letizia Russo
regia Pietra Selva
con Massimo Verdastro, Gloria Liberati, Raffaella Tomellini, Silvano Berton
VIARTISTI TEATRO,
progetto realizzato con il contributo della Città di Torino, della Provincia di Torino, con il sostegno di Sistema Teatro Torino e Provincia

Questa è una storia molto antica. Il suo nucleo originario risale a circa quattromila anni fa, ed è una storia semplice. Un eroe, Gilgames, re della città di Uruk, ha tutto quello che un uomo può desiderare. È potente, è giovane, forte. Ma è anche prepotente, motivo per il quale gli abitanti di Uruk implorano gli dei di trovare un antidoto ai suoi abusi di potere. E gli dei, pronti a tutto pur di dormire sonni tranquilli, danno vita a Enkidu, il nemico perfetto. Ma la lezione che gli dei hanno immaginato per Gilgames è più profonda: il nemico diventa amico, e il mondo un luogo da conoscere e sfidare insieme a qualcuno. Ma il senso del passaggio di Enkidu sulla terra è mostrare a Gilgames il limite estremo, quello contro cui niente e nessuno può nulla: la morte. Perso Enkidu, la vita di Gilgames diventa un lungo viaggio attraverso deserti, acque mortali, giardini di pietra, attraverso il buio, alla ricerca dell'unico che può dare una risposta, l'unico uomo a cui gli dei hanno elargito il melanconico dono della vita eterna. Al suo ritorno ad Uruk, Gilgames non avrà aggiunto giorni alla vita, ma vita ai giorni.


da venerdì 16 a domenica 18 MAGGIO 2014, SALA GRANDE – TEATRO ASTRA
HABBE & MEIK
HABBE & MEIK “THE BEST” / TEATRO EUROPEO

di e con Hartmut Ehrenfeld e Michael Aufenfehn

Due grandissimi attori di maschere figli d’arte della celebre Ecole Supérieure de Théâtre d’Essen, Folkwang Hochschule di Pina Bausch raccontano, attraverso piccoli sketch, personaggi ed episodi divertenti, cogliendo le debolezze di caratteri e situazioni universalmente riconoscibili: un bambino e una bambina che si fanno dispetti giocando, un dormiente e la sua coperta ribelle, due balordi vagabondi per le strade del mondo… Uno spettacolo che raccoglie “il meglio” delle creazioni del duo. Una poetica comicità di irresistibile efficacia che ha già entusiasmato più volte il pubblico di Teatro Europeo.





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