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TRADUZIONI DI LATINO: FEDRO, POSTILLA SULLA CONTRASTIVA, TACITO, SENECA, AGOSTINO (in fieri)
FEDRO Lupus et Agnus Ad rivum 1 eundem 2 lupus et agnus venerant 3 , siti compulsi 4 . Superior 5 stabat 6 lupus, longeque 7 infe...
giovedì 3 ottobre 2013
Esercizio di scrittura 2 - Autore: Luca Rondano
“Spesso il termine utopia è la maniera più comoda per liquidare quello che non si ha voglia, capacità o coraggio di fare. Un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia a lavorarci. E allora può diventare qualcosa di infinitamente più grande" A. Olivetti
Anche questa volta dalle parole di Olivetti traspare un grande ottimismo. Egli dimostra di essere fermamente convinto che l’uomo possa raggiungere obbiettivi incredibili se solo comincia a lavorarci. Con questo vuole incoraggiarci a non arrenderci davanti a ciò che “non si ha voglia, capacità o coraggio di fare”, sebbene non tutto ciò che per noi è un sogno dipenda dalla nostra volontà e dalle nostre doti. Penso che la fortuna abbia un ruolo determinante nello stabilire se ciò per cui lottiamo potrà essere ottenuto o se resterà sempre un’affascinante utopia. Se consideriamo quanti aspiranti calciatori esistano nel mondo e a quanti venga poi effettivamente proposto un contratto per una grande squadra, noteremo che un gran numero di persone (molte delle quali avrebbero svolto egregiamente il loro incarico) sono rimaste tagliate fuori; e non accade solo con il calcio, perché se tutti potessero realmente fare tutto non esisterebbero i sogni ma solo punti di partenza e punti di arrivo, uniti da una linea chiamata vita. Una vita di certo limitata rispetto alla nostra (quella vera) poiché, tolta la “facoltà” di fallire, i possibili futuri di ciascuno di noi si ridurrebbero e, con essi, la soddisfazione di aver compiuto l’impresa che ci eravamo prefissati.
Probabilmente sono proprio i sogni che ci distinguono dagli animali: mentre noi cerchiamo di dare uno scopo alla nostra esistenza inseguendoli, gli animali giustificano la propria vita semplicemente perché esistono. Proprio come Agilulfo, il mitico eroe di Italo Calvino, era un’armatura che agiva solo grazie alla sua incredibile forza di volontà, noi siamo contenitori di carne che si esprimono come suggerisce loro la mente e che non devono conoscere o temere limiti, altrimenti rischiano di cadere a pezzi, come il cavaliere inesistente dopo che si è messo in dubbio ed ha perso la propria magica energia.
Tuttavia, per quanto sia difficile, sono certo possa capitare che un uomo non abbia sogni e viva serenamente, ma solo dopo aver raggiunto un equilibrio tale da non aver bisogno di ulteriori molle vitali, come accade a chi invecchia beatamente, senza rimpiangere troppo le forze della giovinezza e accogliendo il riposo del corpo con mente lucida e dolce nostalgia.
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