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TRADUZIONI DI LATINO: FEDRO, POSTILLA SULLA CONTRASTIVA, TACITO, SENECA, AGOSTINO (in fieri)

FEDRO Lupus et Agnus Ad rivum 1  eundem 2  lupus et agnus venerant 3 , siti compulsi 4 . Superior 5  stabat 6  lupus, longeque 7  infe...

mercoledì 15 ottobre 2014

III lezione contrastiva - carme XII con due traduzioni

Asinio Marrucino, non fai uso garbato della mano sinistra, durante l’allegria suscitata dal vino. Tu togli il fazzoletto a chi è distratto. Ti pare spirito questo? Tu non intendi, sciocco; è un atto quanto mai triviale e sguaiato. Non mi credi? Credi a tuo fratello Pollione, che vorrebbe ripagare i tuoi furti anche un talento; è infatti un giovanotto esperto di finezze e di facezie. Pertanto o aspettati trecento endecasillabi, o rimandami il fazzoletto che non mi preme per il suo costo, ma è un ricordo di un mio compagno. Infatti mi mandarono in dono dall’Iberia fazzoletti Setabi Fabullo e Veranio; conviene dunque che questi mi siano cari come il mio buon Veranio e il buon Fabullo.   [D’Arbela, metà Novecento,  trad. scol.]
Messer Asinio, tua man sinistra
Mal per te adoprasi tra il vino e i giochi;
Tu da’ men cauti de’ moccichini
A tor se’ solito, che un atto forse
Leggiadro, e lepido è in tuo pensiero?
Ma sbagli, o stolido; ch’ella è poi questa
Quanto mai sordida villana cosa.
Nol vuo’ tu credermi? A Pollione
Germano credilo, che fin tuoi furti
Comprar vorrebbesi  con un talento;
Ch’ei di facezie, di grazie e Sali
È pur giovane  ricco e fecondo.
Perch’o tu aspettati fino a trecento
Endecasillabi: o che tu ‘l mio Moccichin rendimi; ch’io non mi muovo
Già a dimandartene per quei ch’ei vale:
Ma perché e’ servimi d’un ricordino
Di caro Sozio; che di Xativa
Là da l’Iberia fero a me dono
Il buon Veranio, e l’ mio Fabullo
Di tai sudarii: e ben io deggio
Caro guardarmelo, quel ei m’è caro
Mio Veranniolo, e l’ buon Fabullo.
[Raffaele Pastore, 1797]
Catullus, Liber, carmen XII
Marrucine Asini, manu sinistra
non belle uteris in ioco atque vino:
tollis lintea neglegentiorum.
Hoc salsum esse putas? fugit te, inepte:
quamvis sordida res et invenustast.
Non credis mihi? crede Pollioni fratri,
qui tua furta vel talento
mutari velit: est enim leporum
disertus puer ac facetiarum.
Quare aut hendecasyllabos trecentos
Exspecta  aut mihi linteum remitte,
quod me non movet aestimatione,
verumst  mnemosynum mei sodalis.
Nam sudaria Saetaba ex Hiberis
miserunt mihi muneri Fabullus
et Veranius: haec amem necessest

ut Veraniolum meum et Fabullum.

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