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TRADUZIONI DI LATINO: FEDRO, POSTILLA SULLA CONTRASTIVA, TACITO, SENECA, AGOSTINO (in fieri)

FEDRO Lupus et Agnus Ad rivum 1  eundem 2  lupus et agnus venerant 3 , siti compulsi 4 . Superior 5  stabat 6  lupus, longeque 7  infe...

lunedì 2 febbraio 2015

SINTESI DA CONCLUSIONE BAULE A GOLDONI

SINTESI CONCLUSIONE BAULE DELLE MERAVIGLIE
·        Quello della commedia dell’arte è un argomento proteiforme: dalla definizione, ai termini costitutivi, allo spirito originario,  al  carnascialesco, per via di  Hoffmann, La principessa Brambilla e di  due principî cardine per il mondo dell’arte, il dionisiaco e l’apollineo, auroralmente fusi nella dimensione del tragico, ma presenti separatamente in altre espressioni artistiche.
·        Infine, il percorso eccentrico (spero non troppo divagante) che ormai aveva intrapreso il mio studio,  ha condotto a conoscere espressioni del carnascialesco che, di là dal territorio del teatro, hanno suggerito interpretazioni del comportamento collettivo. Studi antropologici recenti, novecenteschi in particolare, hanno messo in luce  come ritualismi praticati  da popolazioni fra loro distanti (dall’Africa all’Europa) in tempi differenti (dall’Antico al contemporaneo), risultino accomunati da una medesima tendenza, riconducibile al cuore dello spirito carnascialesco, a creare momenti di purificazione collettiva per via del riconoscimento di un colpevole (il re del carnevale o il buffone del carnevale, che finiscono poi con l’identificarsi) che deve essere sacrificato.
·        Come nel carnevale, che crea una situazione circoscritta a un periodo, di assoluta libertà e sfrenatezza, in realtà utile a promuovere il ritorno alla normalità e all’ordine, così la commedia dell’arte nelle sue più originali espressioni, consentiva agli spettatori di godere del gioco dell’improvvisazione, del piacere di immergersi in un mondo alla rovescia di cui certamente già la commedia plautina era riuscita a darci un’idea, per poi tornare a vivere secondo norme e convenzioni nella vita di tutti i giorni, delle corti, della Riforma e della Controriforma, delle monarchie assolute.
·        Ultima considerazione:  carnevale e commedia dell’arte sono stati sottoposti a  vere e proprie persecuzioni (Cardinale Federigo Borromeo nel 1600 con il   Memoriale:     “da tali vanità e dissoluzioni, che hanno origine dal paganesimo, vengono gravi flagelli e le ruine intiere spesse volte delle città e dei popoli cristiani: percioché, sì come in cose tali che sono piene di brutture vi si trova assai cibo di Satanasso, così vi sono ordinariamente congionte in ogni parte grandi offese di Dio.”
L’ALTRO TEATRO – LA PRODUZIONE ACCADEMICA
·        Mentre fiorisce la commedia dell’arte, continua comunque la produzione da parte di letterati accademici, che operano  presso le corti, di testi teatrali. Si precisa il modello della tragedia,  esplicitamente didattica.
·        Si diffonde e ha successo anche il dramma pastorale o favola boschereccia. GOLDONI E LA RIFORMA DEL TEATRO (Venezia 1707-Parigi 1793)
·        Curiosità, inquietudine, inclinazione al vagabondaggio: questi i tratti distintivi del carattere di Goldoni, figlio di un medico modenese e di una veneziana.
·        Prima commedia interamente scritta è la Donna di garbo del 1743. Solo a partire dalla metà del secolo riesce a occuparsi, come vuole la sua vocazione originaria, interamente al teatro e a dare corpo a una riforma del teatro.
·        Preso atto della decadenza della commedia dell’arte, ridottasi a praticare il genere delle caricature di personaggi e ad aver appiattito le rappresentazioni in scene buffonesche, esplica i principî cardine cui si ispira la sua attività teatrale.
·        Studio del Mondo e del Teatro: il primo è natura, esperienza, carattere naturale delle persone, avvenimenti della vita, passioni, vizi, virtù. Il secondo corrisponde alle modalità di cui l’Autore si serve per dare luogo alla rappresentazione.
·        Inizialmente il teatro di Goldoni si fa interprete dell’ascesa nella società veneziana delle classi borghesi e mercantili: domina il personaggio teatrale del mercante.  Successivamente però, in concomitanza con un blocco dell’ascesa borghese a livello socioeconomico,  volge l’attenzione del suo teatro al popolo.
·        1762: Le baruffe Chiozzotte, di ambientazione popolare, con le quali si chiude la parte italiana della produzione di Goldoni.

·        Lascia, nel 1763, Venezia per Parigi (per le polemiche aspre con Carlo Gozzi), ma non riesce a trasferirvi la sua riforma. Scrive però i Mémoires, nei quali riproduce non tanto la sua vita quanto il suo teatro. 

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