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sabato 13 febbraio 2016

VIAGGIO A VENEZIA DETTAGLIATO

PROGRAMMA DETTAGLIATO DEL
VIAGGIO D’ISTRUZIONE A VENEZIA DAL 26 AL 28 FEBBRAIO 2016
Docenti accompagnatori: Cinzia Botta e Vincenzina Lofaro

TRENO (freccia bianca), PERNOTTAMENTO AL CENTRO CONGRESSI DI SAN SERVOLO CON MEZZA PENSIONE (DUE NOTTI, COLAZIONE E CENA): 180 EURO (primo bonifico già fatto + integrazione di 26 euro richiesta venerdì scorso)
LA STRUTTURA ALBERGHIERA  è immersa in un parco di alberi secolari, stanze da quattro e tre letti con bagno in camera. 
Risultati immagini per san servolo centro congressi

ALTRI COSTI:
22,00 € - BIGLIETTO 72 ORE GIOVANI: ROLLING VENICE + tessera 6 euro  Consente un numero illimitato di viaggi ed è utilizzabile su tutti i mezzi di trasporto delle linee di navigazione (escluse le linee Alilaguna, le linee Actv 16, 19, e Casinò) e terrestri che effettuano corse urbane nel Comune di Venezia (bus Lido e rete urbana di Mestre, ad esclusione dei viaggi di linea automobilistica aventi origine o destinazione l'aeroporto Marco Polo di Venezia).
  
Il biglietto ha una validità di 72 ore dal momento della convalida e il rilascio è subordinato all'acquisto della carta Rolling Venice, dal costo di € 6,00.

3+3 euro visite  guidate ai Lazzaretti con  L’Associazione: ARCHEOCLUB DI VENEZIA “Luigi Conton” - Associazione di volontariato (Legge 266/1991,  Iscriz. Registro R. Veneto n. VE 0127 del 12.1.1993).

Visita a Palazzo Fortuny : 5 euro

AFFITTO DEL MOTOSCAFO DA 40 POSTI PER 6-7 ORE: 22.50 A TESTA

TOTALE SPESE AGGIUNTIVE PREVISTE : 61. 50 (esclusi pranzi)
VISITA GRATUITA IN OFFICINA GONDOLE (squero San Trovaso)
VISITA GRATUITA A PALAZZO ZENOBIO
VISITA GRATUITA ALLA SCUOLA GRANDE DI SAN MARCO


Venerdì 26 febbraio
MATTINA
Ritrovo alla stazione di Porta Susa alle ore  6:55, partenza alle ore 7:14               con Freccia Bianca, arrivo previsto alle 11:40 alla stazione di Santa Lucia.

Acquisto del biglietto ROLLING VENICE, 72 ore di libero utilizzo di tutte le linee di navigazione (22 euro + 6).

Con la linea 1, 5.1 o 2 (direzione Lido) fino a  San Zaccaria, da lì linea 20 fino a San Servolo.

Sistemazione nel Centro Congressi di San Servolo.

POMERIGGIO
·        VISITA DI SAN SERVOLO
·        ITINERARIO FINO ALLA Scuola Grande di San Marco (confraternite/scuole)
·         PALAZZO ZENOBIO o OFFICINA GONDOLE

Sabato 27 febbraio
Alle 8:00 da San Servolo a San Marco (linea 20); da san Marco alle Fondamenta Nove (linea 5.2)  al Lazzaretto Nuovo (linea 13, chiedere di scendere)
Arrivo alle 9:45, visita di CIRCA DUE ORE DEL LAZZARETTO NUOVO;  alle 11:30-12:00 ci viene a prendere il motoscafo che ci porta fino alle 18:00 circa in varie isole della laguna:  San Lazzaro degli Armeni, Lazzaretto Vecchio. Veniamo riportati a San Servolo.
Il motoscafo della società Terminal Fusinahttp://www.terminalfusina.it/it/navigazione/escursioni#tour-panoramico-di-venezia


Domenica 28 febbraio
AL MATTINO
Visita a Palazzo Fortuny: HENRIETTE FORTUNY. Ritratto di una musa Dal 19 dicembre 2015 al 13 marzo 2016 L’inverno a Palazzo Fortuny si apre con un grande omaggio ad Adèle Henriette Nigrin, una donna che con la sua intelligenza e sensibilità ha saputo affiancare, ispirare e sostenere l’eclettico Mariano Fortuny, uno degli artisti più raffinati del secolo scorso. Scopri di più su questa mostra temporanea […] ROMAINE BROOKS. Dipinti, disegni, fotografie Dal 19 dicembre 2015 al 13 marzo 2016 Beatrice Romaine Goddard è stata una delle figure più interessanti della scena artistica degli anni venti. In una mostra esclusiva, la prima in assoluto dedicata in Italia all’artista americana, si ripercorre il meglio sua cifra stilistica con cui immortalò l’atmosfera raffinata e cosmopolita degli anni Venti. […] SARAH MOON. Omaggio a Mariano Fortuny Dal 19 dicembre 2015 al 13 marzo 2016 In mostra per i visitatori di Palazzo Fortuny il progetto espositivo che la fotografa Sarah Moon ha costruito nel corso degli anni, durante le frequentazioni della casa-laboratorio, a contatto con le creazioni di Mariano Fortuny e l’atmosfera suggestiva del suo atelier. […] IDA BARBARIGO. Erme e Saturni Dal 19 dicembre 2015 al 13 marzo 2016 La mostra presenta una selezione di opere appartenenti a due serie realizzate tra il 1980 e la fine degli anni Novanta da Ida Barbarigo, discendente di un’illustre famiglia di artisti, letterati, architetti e musicisti. […]

Ritorno da Venezia Santa Lucia  15:20 –  ARRIVO A TORINO ALLE 19:50 (c.c.) 



Scuola Grande di San Marco

La Scuola è aperta al pubblico dal martedì al sabato, con orario 9.30 - 13.00 e 14.00-17.00
Note storiche
La Scuola Grande di San Marco è un edificio rinascimentale, fondato dall’omonima Scuola, che si affaccia sul Campo Santi Giovanni e Paolo a Venezia.Costituisce l’attuale Ingresso principale dell’Ospedale Civile SS. Giovanni e Paolo di Venezia. La Confraternita di San Marco, fu istituita nel 1260 a S. Croce.
Nel 1438 si trasferì in un’area ceduta dai frati predicatori dei SS. Giovanni e Paolo, attigua all’omonima basilica. La costruzione del primo edificio della scuola, fu affidata a Stefano e Matteo Bon, incendiatasi nel 1485 fu ricostruita con un prestito immediatamente deliberato dal Senato: la decorazione marmorea della facciata fu affidata a Pietro Lombardo, coadiuvato dal figlio Tullio, e a Giovanni Buora, autore, quest’ultimo, del portale, nel quale furono collocate sculture risalenti al precedente edificio distrutto. La facciata fu completata nel 1494 dall’architetto Mauro Coducci, che la dotò dei caratteristici archi superiori.
L’interno fu arricchito dai soffitti intagliati in legno e oro opera di Biagio e Pietro da Faenza(1503) per la sala dell’Albergo, e di Vittore d Feltre e Lorenzo da Trento per la sala del Capitolo (1518). Le pareti furono abbellite con teleri commissionati a Giovanni e Gentile Bellini, Giovanni Mansueti, Jacopo e Domenico Tintoretto, Palma il Vecchio, Paris Bordon e Palma il Giovane.
La Scuola Grande di San Marco originariamente era costituita dalla sala inferiore (ora atrio dell’Ospedale), dalla sala Capitolare e dall’Albergo (attualmente Biblioteca Medica S. Marco). Le Scuole Grandi, durante la Serenissima Repubblica, erano associazioni laiche per il mutuo soccorso gestite dai cittadini,classe intermedia fra patriziato e popolo, che assicuravano ai confratelli soccorso e assistenza in caso di malattia o di rovesci finanziari: la loro attività benefica era rivolta anche alle classi più povere della città.
Dopo la caduta della Repubblica, in epoca napoleonica, la Confraternita fu soppressa e l’edificio, accorpato all’attiguo Ospedale di San Lazzaro e Mendicanti e al Convento dei Domenicani, divenne sede dell’Ospedale Militare (1808) e poi dell’Ospedale Civile (1819). I due cicli pittorici delle due sale della Scuola Grande vennero smembrati e i dipinti, in maggior parte, dopo molte peregrinazioni fra varie sedi a Venezia, Milano e Vienna, furono collocati alle Gallerie dell’Accademia, e alla Pinacoteca di Brera, a Milano dove sono tutt’ora esposti. Nel 1950 la sala del Capitolo e dell’Albergo furono ridonate all’antico splendore per volere del Consiglio di amministrazione degli Ospedali civili riuniti, con il rientro di alcune tele originali, costituiscono la Biblioteca dell’Ospedale aperta a medici,studiosi e amanti dell’arte.
La follia reclusa, questo è il nome del museo inaugurato il 20 Maggio 2006 nell'isola di San Servolo, dove sono esposti al pubblico i reperti appartenuti al manicomio di San Servolo, che ha caratterizzato la storia dell’isola dai primi del ‘700 fino al 1978. Lo scopo del nuovo spazio museale è quello di mettere in evidenza – attraverso reperti specifici, didascalie e pannelli esplicativi – la dimensione emarginante e segregante dell’istituzione manicomiale.

Il museo, aperto al pubblico, è suddiviso in vari settori:
  • Laboratorio (sezione istologica, sezione psico-fisiologica, sezione chimico-clinica, sezione vetreria scientifica)
  • Ambulatorio
  • Manufatti didattici
  • Malati-terapie (elettroconvulsivanti, elettriche, fisiche e morali, farmacologiche)
  • Contenzione
  • Malati (manufatti e produzioni)
  • Mantenimento e alloggi
  • Farmacia storica del manicomio, con arredi e vasi ottocenteschi
  • Sala anatomica

E' stata anche allestita una sezione storica introduttiva nella quale verrà presentata la storia dell’isola e dei suoi ospedali e una saletta con fotografie e materiali multimediali del periodo manicomiale.
I reperti esposti hanno lo scopo di mostrare l’evoluzione della disciplina e delle strutture psichiatriche dal primo internamento a San Servolo, nel 1725, fino alla chiusura dell’ospedale.
 
Saranno visibili gli strumenti di contenzione e i medicinali ottocenteschi, gli strumenti per l’elettroterapia e quelli per le analisi del Novecento, i manufatti dei degenti che venivano sottoposti all’ergoterapia (lavoro come forma di cura), il pianoforte per la musicoterapia, i documenti medici e amministrativi, una ricostruzione della sala anatomica con l’esposizione di alcuni cervelli e crani, oltre a molte foto di alienati, della struttura asilare e dei suoi padiglioni.
 
Il museo è curato dalla
 Fondazione San Servolo IRSESC.
L’aspetto scientifico e storico è curato dai professori Diego Fontanari e Mario Galzigna mentre l'architetto Barbara Accordi ha curato la parte espositiva.
Il Museo del Manicomio è inserito nel giro delle visite guidate all’Isola di San Servolo e in questo contesto è possibile visitarlo. Le visite al Museo di San Servolo sono gratuite e sono possibili telefonando tutti i giorni dalle ore 9,30 alle 17,30 (Venerdì dalle 9,30 alle 15,30) al numero 041 5240119.

Squero di San Trovaso - Venezia - Venice - Creazione e riparazione di Gondole

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