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TRADUZIONI DI LATINO: FEDRO, POSTILLA SULLA CONTRASTIVA, TACITO, SENECA, AGOSTINO (in fieri)
FEDRO Lupus et Agnus Ad rivum 1 eundem 2 lupus et agnus venerant 3 , siti compulsi 4 . Superior 5 stabat 6 lupus, longeque 7 infe...
venerdì 21 marzo 2014
Traduzione
Basilus, ut imperatum est, facit. Celeriter contraque omnium opinionem, confecto itinere, multos in agris inopinantes deprehendit: eorum indicio ad ipsum Ambiorigem contendit, quo in loco cum paucis equitibus esse dicebatur. Multum cum in omnibus rebus tum in re militari potest fortuna. Nam sicut magno accidit casu ut in ipsum incautum etiam atque imparatum incideret, priusque eius adventus ab omnibus videretur, quam fama ac nuntius adferretur: sic magnae fuit fortunae omni militari instrumento, quod circum se habebat, erepto, raedis equisque comprehensis ipsum effugere mortem. Sed hoc quoque factum est, quod aedificio circumdato silva, ut sunt fere domicilia Gallorum, qui vitandi aestus causa plerumque silvarum atque fluminum petunt propinquitates, comites familiaresque eius angusto in loco paulisper equitum nostrorum vim sustinuerunt. His pugnantibus illum in equum quidam ex suis intulit: fugientem silvae texerunt. Sic et ad subeundum periculum et ad vitandum multum fortuna valuit.
Ambiorix copias suas iudicione non conduxerit, quod proelio dimicandum non existimaret, an tempore exclusus et repentino equitum adventu prohibitus, cum reliquum exercitum subsequi crederet, dubium est. 2 Sed certe dimissis per agros nuntiis sibi quemque consulere iussit. Quorum pars in Arduennam silvam, pars in continentes paludes profugit; 3 qui proximi Oceano fuerunt, his insulis sese occultaverunt, quas aestus efficere consuerunt; multi ex suis finibus egressi se suaque omnia alienissimis crediderunt. Catuvolcus, rex dimidiae partis Eburonum, qui una cum Ambiorige consilium inierat, aetate iam confectus, cum laborem aut belli aut fugae ferre non posset, omnibus precibus detestatus Ambiorigem, qui eius consilii auctor fuisset, taxo, cuius magna in Gallia Germaniaque copia est, se exanimavit.
Basilio esegue gli ordini. Compiuta la marcia di avvicinamento rapidamente e contro l’aspettativa di tutti, sorprende molti nemici al lavoro nei campi, del tutto impreparati, e li cattura; su loro indicazione muove in direzione di Ambiorige, nel luogo dove, a quanto si diceva, egli si trovava con pochi cavalieri. Negli avvenimenti bellici, come in tutte le cose, la fortuna ha molto potere. Infatti, come per un grande caso, Basilo andò proprio a finire addosso ad Ambiorige, che non se l’aspettava ed era del tutto impreparato,e fu visto arrivare dagli uomini di Ambiorige prima che notizia o voce pervenisse, così per una grande fortuna Ambiorige poté sfuggire alla morte dopo che fu eliminato tutto il dispositivo militare che aveva intorno a sé e dopo che gli furono presi carri e cavalli. Ma questo accadde anche perché, essendo la casa circondata dal bosco, come sono generalmente le case dei Galli, i quali per evitare i calori estivi di solito cercano la vicinanza di boschi e di fiumi, i suoi compagni e familiari per qualche po’ sostennero l’assalto dei nostri cavalieri in una strettoia. Mentre quelli combattevano, uno dei suoi lo mise a cavallo: i boschi protessero la sua fuga. Così molto potere ebbe la fortuna nel gettarlo nel pericolo e nel tirarlo fuori. [trad. Antonio La Penna]
Non si sa se Ambiorige non radunò le sue truppe di proposito, perché pensò che non fosse opportuno venire al combattimento o perché gli mancò il tempo e fu impedito dall’improvviso arrivo della cavalleria, alla quale egli credette che seguisse il resto dell’esercito; si sa comunque che mandò per le campagne dei messi con l’ordine che ognuno pensasse alla propria salvezza. Una parte dei suoi si rifugiò nella foresta delle Ardenne, un’altra parte nelle contigue paludi; quelli che si trovavano più vicini all’Oceano si nascosero nelle isole formate dalla marea; molti, lasciati i loro paesi, affidarono sé e tutto quello che possedevano a popoli con i quali non avevano relazione o conoscenza alcuna. Catuvolco, re di una metà degli Eburoni, che si era associato al piano di Ambiorige, che era stato il promotore dell’iniziativa, si uccise avvelendandosi con essenza di tasso, albero del quale vi è grande abbondanza in Gallia e in Germania.
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