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TRADUZIONI DI LATINO: FEDRO, POSTILLA SULLA CONTRASTIVA, TACITO, SENECA, AGOSTINO (in fieri)

FEDRO Lupus et Agnus Ad rivum 1  eundem 2  lupus et agnus venerant 3 , siti compulsi 4 . Superior 5  stabat 6  lupus, longeque 7  infe...

domenica 21 settembre 2014

SINTESI DELLA LEZIONE INTRODUTTIVA ALL’ORLANDO FURIOSO (lunedì 22/09)


I PARTE: QUANDO LA STORIA DIVENTA MITO
• L’evento storico: 778, Roncisvalle, le cronache ufficiali carolingie riportano, fra i nomi dei dignitari franchi uccisi, quello d’un tal Hruodlandus.
• Tre secoli dopo Roncisvalle, intorno al 1100, all’epoca della prima crociata, con l’Europa pervasa da spirito combattivo, mondo cristiano contro mondo musulmano, Turoldo (il nome compare alla fine dell’opera) compone in francese un poema epico, La chanson de Roland.
• Personaggi: Carlo, il re dei Saraceni Marsilio, Roland, Gano di Maganza. Con la spada Durendal donatagli dall’arcangelo Gabriele Roland fa miracoli, ma i suoi guerrieri cadono uno a uno e solo quando ormai è allo stremo suona l’olifante per chiamare Carlo.
• Il personaggio di Orlando, nei cantari francesi, è descritto solo negli ultimi momenti della vita, tutto racchiuso nell’episodio della morte. I cantari in Italia aggiungono dettagli: Orlando è figlio di Milone di Clermont, e di Berta, sorella di Carlomagno. Milone, sedotta la fanciulla, per sfuggire alle ire del fratello di lei, la rapisce e porta in Italia, dove Orlando nasce, in Romagna o, secondo altri, nel Lazio. Nel seguito della vita, Orlando ottiene titoli onorifici presso la Santa Sede. Sempre nei cantari, prende corpo la figura di una sorta di contraltare di Orlando: Rinaldo, suo cugino, spirito ribelle, mentre anche Carlo Magno subisce una sorta di abbassamento e degradazione.
• Altri cicli affiancano il carolingio, ma la maggior fortuna arride, in Italia, a quello d’Orlando.
II PARTE: LA FORTUNA DI ORLANDO NELLE CORTI RINASCIMENTALI
• A Firenze Luigi Pulci, 1432-1484, mette in rima in modo caricaturale, pare su commissione della madre di Lorenzo il Magnifico, le gesta dei paladini : Morgante.
• A Ferrara è un dignitario della corte estense, Matteo Boiardo, 1441-1494, a rivolgersi all’epopea cavalleresca, con spirito distaccato ma non burlesco, come Pulci, bensì pervaso di malinconia e nostalgia: Orlando innamorato.
• Gioca a sfavore dell’Innamorato il Furioso di Ariosto, che ne eclissa completamente l’esistenza, riducendo il primo, nella considerazione collettiva, a una sorta di antefatto.
• Personaggi: la bellissima Angelica, che Galafrone, re del Catai cioè della Cina, manda a Parigi per sconvolgere i paladini Orlando e Rinaldo; insieme a lei invia l’altro figlio, Argalìa, guerriero dalle armi fatate e dall’elmo a prova di colpo e dona a entrambi un anello magico che rende invisibili. Ferraù, saraceno, primo vincitore della “preda” Angelica; Agricane, saraceno, protagonista d’un famoso duello (sempre per conquistare Angelica); Namo di Baviera, scelto per custodire Angelica finché o Rinaldo o Orlando dimostrerà di essere il più valoroso a combattere contro i saraceni; il guerriero saraceno Ruggiero e la guerriera cristiana Bradamante, sorella di Rinlado, destinati a diventare i capostipiti della stirpe estense.

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