IV
CANTO
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Inizia con un’articolata riflessione su
ciò che accade, quando si è concentrati
ad avvertire un dolore o un piacere, a livello di percezione del tempo. Interpone
anche una critica a chi ritiene che in noi operino più anime stratificate e non
comunicanti.
·
Tutto ciò per dire che mentre Manfredi
gli parlava, ha perso completamente il senso del tempo e si è ritrovato come
d’un tratto ad aver passato due ore e 20, proprio in corrispondenza del punto
richiesto alle anime, da cui poter salire con miglior agio sul monte (vv.
1-18).
·
Similitudine per descrivere la strettezza del sentiero che viator
e Virgilio a questo punto intraprendono,
allontanatasi ormai da loro la schiera di anime. Catena di similitudini
geografiche per sottolineare quanto la salita sia aspra e difficile, tanto che
ci vorrebbero le ali; inoltre il
passaggio è roccioso e i due si trovano a passare in mezzo a fenditure.
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Dante volge lo sguardo verso la spiaggia
e poi al sole, e si stupisce di vederlo transitare da nord, dalla direzione
opposta a quella cui è abituato: è Virgilio a spiegargli che si trovano
nell’altro emisfero.
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Non appena Virgilio ha terminato la sua
spiegazione si ode una voce levarsi e dire che,forse, prima di giungere al
riposo finale Dante avrà bisogno di riposi intermedi, precisamente di sedersi.
·
Entrambi
i viaggiatori si voltano e scorgono per cominciare un grosso masso e poi, ferme
all’ombra di questo, delle persone in attitudine negligente. Una di queste
persone pare a Dante più negligente delle altre, col viso basso e le ginocchia
abbracciate.
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Costui, allora, alza il volto, li guarda
e dice con ironia a Dante di andar lui sopra se è tanto bravo.
·
Riconoscimento: a Dante vien
da ridere, gli si rivolge
chiamandolo Belacqua e gli chiede come mai sia lì, se attenda qualche scorta o
se sia stato colto dal suo vizio capitale, la pigrizia.
·
Belacqua gli risponde rivelandogli la
legge purgatoriale secondo cui deve rimanere nell’antipurgatorio tanto quanto
ha vissuto, perché ha indugiato a pentirsi dei suoi peccati fino in punto di
morte, a meno che buone preghiere, cioè preghiere di anime buone non abbrevino
la permanenza.
Virgilio sprona Dante a proseguire perché è già mezzogiorno, così come nell’altro emisfero è mezzanotte.
Virgilio sprona Dante a proseguire perché è già mezzogiorno, così come nell’altro emisfero è mezzanotte.
APPROFONDIMENTO
AL IV CANTO: BELACQUA E L’IRONIA NELL’ALDILA’
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Belacqua come un controcanto alla figura di Catone.
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Nel linguaggio dell’ironia, Belacqua può essere concepito come un anti Catone,
come il rovesciamento della severità austera, della sollecitudine alla
purificazione di cui il guardiano si è fatto fin da subito testimone per i
pellegrini.
·
Il lento Belacqua, posizionato dietro a
un gran masso, tutto chiuso su se stesso
quasi a risparmiare energie nell’occupare lo spazio, lento persino
nell’emettere parole, e incline a racchiudere anche gli altri nel cerchio della
sua pigrizia ( quando suggerisce a
Dante che forse avrà bisogno di sedersi prima di arrivare in cima o ironizza
sulla sua bravura nel salire), sembra una blanda caricatura di anima
purgatoriale.
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