6) Metti in relazione, facendo riferimento agli studi epistemologici novecenteschi condotti da Thomas Kuhn, la rivoluzione scientifica con l’estetica e la sensibilità barocca.
L'epistemologia è una scienza novecentesca che mira, tra l'altro, a riconoscere, per ciascuna branca di studio presa in esame, i paradigmi in uso all'interno della medesima, al fine di valutarne la validità. L'epistemologo Thomas Kuhn ha preso in esame il Seicento, e riconosciuto che quest'epoca ha ospitato la messa in crisi d'un paradigma da lui definito "normale", quello aristotelico-tolemaico, per via di quella che si definisce "rivoluzione scientifica". Tale messa in crisi ha determinato una sorta di vuoto che, prima di essere del tutto colmato attraverso l'acquisizione di nuove certezze (provenienti ad esempio dalla visione copernicana o galileiana) ha prodotto comunque significativi effetti culturali. Principale, a livello letterario, e artistico più in generale, quello di mettere in discussione i principi del classicismo, il sistema delle regole aristoteliche, assunte come punti di riferimento dall'estetica umanistico-rinascimentale. Di qui il forgiarsi di una sensibilità, quella barocca, incline all'eccentrico, bizzarro, arguto e concettoso, coltivati con modalità espressive riconosciute come particolarmente adatte a esprimere la variegata complessità del reale: metafore e iperboli per la messinscena del gran teatro del mondo.
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