MASSIMO ZUCCHETTI
Mi sono laureato in Ingegneria Nucleare al Politecnico di Torino nel 1986 e dal 1990 insegno al Politecnico, dal 2000 come professore ordinario. Insegno “Protezione dalle Radiazioni” e “Storia dell’energia”. Presso il MIT - Boston (USA) ho una posizione come Research affiliate e Visiting scientist dal 2005 ad oggi. Nel 2012/2013 ho insegnato a UCLA (University of California at Los Angeles, USA) come Visiting Professor. Presso l’Università di Shiraz (Iran) sono stato Professore aggiunto dal 2008 al 2009. I miei argomenti di ricerca principali sono la fusione termonucleare controllata, lo smantellamento degli impianti nucleari, gli effetti delle radiazioni sull’uomo e sull’ambiente, le scorie radioattive, l’uranio impoverito, la sicurezza industriale, i cambiamenti climatici e l’impatto ambientale delle grandi opere, utili e inutili. Sono membro del “Comitato Scienziate e Scienziati contro la guerra”. Ho scritto oltre un centinaio di articoli su riviste internazionali del settore e alcuni libri. Nel 2009 sono stato consulente tecnico gratuito per i lavoratori al processo Thyssen Krupp, nel 2008 per UTET “L’atomo militare e le sue vittime”, nel 2006 per Odradek ho curato “TAV: Travolti dall’alta voracità”. Coordino per la IEA (Agenzia Internazionale dell’Energia) un progetto sulla gestione delle scorie radioattive. Sono consulente tecnico della Comunità Montana Valle di Susa sul tema dell’impatto ambientale del Traforo ad Alta Velocità (TAV)
Sono molto commosso per la grande commozione, nella Comunità Economica Europea, per i migranti morti nel tentativo di fuggire dai disastri umanitari causati in Siria, Libia e altrove dagli Stati Uniti e dalla Comunità Economica Europea.
Sapevate dell’esistenza di migranti siriani quando in Siria non c’era la guerra ed era al potere Assad?
Rispondo io per voi: non ce n’era uno. Grazie allora al Premio Nobel per la Pace Barack Obama, grazie ai democratici paesi europei, grazie alla nostra fedele alleata petrolifera Arabia Saudita, principale amica dell’ISIS insieme alla democraticissima Turchia fascista di Erdogan, nostra fedele alleata.
Sapevate di miriadi di annegamenti e tragedie sulle coste libiche quando al potere c’era Gheddafi e la Libia era un paese in pace?
Rispondo io per voi: no. Grazie allora al Premio Nobel per la Pace Barack Obama, grazie ai democratici paesi europei, massime la Francia. Ora in Libia c’è distruzione, morte, barbarie: grazie monsieur Sarkozy.
Secondo i dati diffusi dall’Onu 2.500 migranti sono annegati da inizio anno nel Mediterraneo, numero in aumento con i 200 corpi al largo della Libia dopo il naufragio di un barcone. Il flusso di disperati da Siria e Nordafrica che tentano di raggiungere l’Europa è già più di quello del 2014 e la Germania, di gran lunga la principale meta, quest’anno dovrà accogliere 800mila rifugiati. Il numero di migranti che raggiunge l’Europa via mare è di oltre 300mila nel primi otto mesi di quest’anno: quasi 50mila sono sbarcati sulle isole greche solo a luglio, in gran parte siriani. A metà agosto in Grecia erano arrivate 158 mila persone, secondo l’Onu, contro le 90mila sbarcate in Italia. Poi, circa 340mila migranti sono stati individuati ai confini dell’Europa, erano 123mila lo scorso anno. Molti migranti viaggiano verso nord attraverso i Balcani, sperando di raggiungere il Nord Europa: solo a luglio in 34mila hanno tentato di attraversare il confine tra Serbia e Ungheria. Davanti a questo afflusso, Budapest sta costruendo un muro sull’intero confine serbo.
Come mai accade tutto questo?
Certo: i disastri causati dall’eccellente politica democratica dell’Occidente in Siria, Libia e altrove.
Ma questo è il meno: fuggono per non morire di fame. Grazie alla sagace politica imperialista, di sfruttamento e di rapina, dell’occidente.
Sapete quante persone son morte di FAME oggi, addì 29 agosto dell’Anno di Grazia 2015? Principalmente in Africa e moltissimi bambini?
Rispondo io per voi: VENTIQUATTROMILA.
E 24mila ieri. E 24mila domani.
In un giorno, i morti di fame: dieci volte quanti sono i morti annegati in tutto quest’anno.
In un anno, quasi NOVE MILIONI di morti di fame. Nove volte tutti gli abitanti di Torino, sterminati ogni anno dalla fame.
Lo capite ora, perché ci provano? È un tentativo che vale la pena, no?
Il crollo di alcuni regimi come Siria e Libia ha solo aperto il rubinetto: crollano le dighe, cari amici occidentali.
Si comincia pian piano a pagare il conto. Il conto di secoli di colonialismo, di sopraffazione, di imperialismo, di ruberie, di stragi, di atrocità, di sfruttamento.
Qual è la soluzione?
Rispondo io per voi. Battere un pugno sul tavolo del Monopoli e far volare per aria gli alberghi in Viale dei Giardini e Parco della Vittoria.
Non è chiaro? Bene. Dissoluzione della Comunità Economica Europea (non la chiamerò mai UE per rispetto ad Altiero Spinelli). Dissoluzione di tutti i regimi capitalisti e fintodemocratici dell’occidente, basati sul privilegio e la menzogna fatta regola. Istituzione di Comitati di Governo di Emergenza Umanitaria che destinino il 10% del PIL ad accoglienza dei migranti, e il 40% ad aiuti ai paesi vittime dei nostri crimini. Noialtri camperemmo benissimo col restante 50%, se ad esempio aboliamo spese militari, banche private, grandi opere inutili. Ah: e tangenti, ovvio. Con le tangenti che incassano i partiti italiani ogni anno, ci sarebbero risorse sufficienti per salvare cinque milioni di persone dalla morte per fame.
Non possiamo quindi permettere a questa classe politica con le mani sporche di sangue, a questo sistema politico basato sulla morte altrui, di fare alcunché: vanno rasi al suolo. Presidente? Gino Strada. Ci fa troppa paura? Volete uno che sembra più buono? Roberto Morgantini. Son due uomini? Allora Luisa Morgantini. Cecilia Strada, Nicoletta Dosio. Meglio loro di questi patetici servi.
Tanto, mi spiace essere così diretto, i nostri sono quasi tutti soldi rubati. Rubati a loro, nei secoli.
È ora di iniziare a pagare il conto.
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