Tommaso Antongini fu segretario di Gabriele D'Annunzio, di cui scrisse una biografia intitolata Vita segreta di Gabriele d'Annunzio. Quanto segue è uno stralcio dell'Immorale testamento di mio zio Gustavo. Può dare un'idea del tono irridente, pirroniano, dello scanzonato autore, cui senza dubbio giovò in tanti sensi la frequentazione col poeta.
ELOGIO DELLO STUPIDO
Gli stupidi, checché ne dica la gente, sono una tra le grandi istituzioni umane. Il commercio intellettuale con gli stupidi è la cosa più riposante che esista al mondo. Io, diceva mio zio, dopo aver parlato un'ora con uno stupido, mi sento sollevato, fresco, lieto come se avessi fatto una bella passeggiata. E quante passeggiate di questo genere ho fatto nella vita! Lo stupido è una valvola di sicurezza: è sempre a vostra disposizione, come un bar pronto, ad ogni angolo di strada, a ristorarvi gratuitamente. Se un uomo intelligente ed erudito con la sua pesante conversazione vi ha ridotto in fin di vita, lo stupido con quattro considerazioni cretine, vi rimette in piedi in un batter d'occhio. Amare gli stupidi vuol dire amare il genere umano perché essi ne costituiscono l'enorme maggioranza e ne assicurano quindi la continuità. (I)
(I) Huxley: "I governi dittatoriali considerano l'intelligenza come il loro peggior nemico.
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