(dal risvolto di copertina di: Ben Reynolds, The Coming Revolution, Capitalism in the 21st Century. Zero Books, 9781785357091, 328pp.)
«Il lavoro sta morendo. Come sistema di produzione e come modo di vivere, il lavoro salariato viene costantemente eroso da quelli che sono gli odierni sviluppi della tecnologia. La società capitalista è talmente dipendente dalla costruzione sociale del lavoro che la normale risposta ad una simile linea di tendenza non può essere altro che il panico. Vediamo che praticamente ogni giorno vengono messi freneticamente in atto nuovi sistemi per creare posti di lavoro: offrire salari per i lavori domestici, o in cambio di qualche post su Facebook, pagare i cittadini per svolgere dei servizi per la comunità, e così via. Guardare questi tentativi di salvare il lavoro, è come guardare un bambino sulla spiaggia che cerca di fermare la marea per poter salvare il suo castello di sabbia. È arrivato il momento di smettere di rimanere aggrappati al passato e di cominciare ad adattarsi alla realtà. Possiamo adattarci a questo processo, usando uno strumento semplice ma potente: ridurre l'ammontare del tempo di lavoro che viene richiesto al lavoratore, senza che questo comporti una riduzione della sua retribuzione.»
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