Una dedica offensiva, ho pensato leggendola. Sperando che non sia stato tempo perduto. Ero sicura, allora, che fosse stato tempo ben impiegato, offerto con generosità e quindi pregevole. Errori del sentimento e della ragione. Errori su cui non ha senso spargere lacrime, ma che è necessario superare.
Ora so che la dedica offensiva (non cessa di essere tale) si doveva intendere come una constatazione.
Sì, è stato tempo perduto.
Del quale non ho intenzione di mettermi alla ricerca. Voglio lasciarlo lì, alla sua morte e putrefazione.
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